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Libero e le critiche piatte

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Vorrei recensire il libro della Lucarelli, tuttavia non posso. Intanto perché non l’ho letto. Ma soprattutto: porto la seconda di reggiseno, e leggo Cioran. Libero mi darebbe della rosicona giustamente. Ahahah, la seconda, già me li vedo i troll del mio auditorio (quelli ci sono sempre, sono tanti eh) rivoltarsi dallo sgabello girevole davanti al loro pc. Sì, leggo Cioran, ho una seconda di reggiseno, sono magrissima, spesso di un brutto pallore. Non ho i titoli per intervenire nella questione. Buuu, persona triste, legge Cioran, oh mamma, scommetto che porti l’apparercchio, direte voi, amici carissimi e lettori della Lucarelli. No, niente affatto, ho un po’ di scoliosi, ma non si vede.

E non posso recensire niente, libro stupendo, mi fido sulla parola. Terza ristampa. Chiederò a un uomo. Quarta ristampa. Ah, ecco. Quinta.

Solo una cosa: non trovo un uomo disponibile. Ti pareva, direte voi. Rispondo: non in quel senso ovvio, intendo un uomo che recensisca la Lucarelli, e non finirà a parlare di tette. Ma non lo trovo. Ho chiesto a un amico, un blogger, bravo davvero. Macché, manco per niente. Ma dai, lo incoraggio, ma che ti frega, che ci vuole, quattromila battute al massimo. Non possono dirti rosicone, mica porti una seconda di reggiseno, sei maschio, anzi, ci fai la tua cavolo di figura. No e no dice. Poi Libero ci fa un editoriale e scrive: ‘mbe vedi questo (per estensione), quando la volpe non arriva all’uva dice che è acida. Allora sei scemo, dico. E’ una recensione, vai, leggi il libro, non parlare di tette, rifletti sulle anabasi (quando leggo ‘ste parole mi viene un po’ la nausea, odio chi parla o scrive usando ‘ste parole, adesso devo però, pur con una grande confusione in testa). Cerco di convincere il blogger: non posso recensire, capiscimi, non sono quel granché, al limite qualche volta uso certe imbottiture, ma non credo che possa bastare. Ho letto una recensione al romanzo, firmata da Elisabetta Ambrosi, sul Fatto di qualche giorno fa, Libero mi par che abbia risposto l’indomani con un titolo tipo: giù le mani dalle tette della Lucarelli. Sono una persona timida, io non lo sopporterei, magari Libero alla mia potrebbe replicare con un titolo tipo: buuu persona triste. Lo so, non è un titolo, ma consideralo “per estensione”. Sai quando si dice “per estensione”? Libero non ti caga, osserva l’amico blogger. Può darsi. Lasciamo perdere?

Libro stupendo sul serio.

 

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