Via libera agli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale toscano. Per il presidente della regione Toscana ''oggi chiude una lunga e gloriosa storia industriale" ma "nell'arco di due o tre anni torneremo a produrre acciaio"
E’ stato firmato l’accordo di programma per lo stabilimento siderurgico Lucchini di Piombino. Per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale toscano sono disponibili circa 250 milioni di euro, “ma potrebbero essere anche di più”, ha detto in conferenza stampa a Palazzo Chigi il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. La Regione Toscana ha previsto 60 milioni da destinare alla riconversione ecologica del siderurgico, 10 milioni per la bonifica dell’area portuale che si aggiungono ai 150 milioni stanziati nell’accordo di programma dell’agosto scorso e che vedevano al centro gli interventi nell’area portuale. “Il governo – ha spiegato De Vincenti – sta mettendo 50 milioni per la bonifica, 20 per la riqualificazione industriale, più una somma ancora da definire per il completamento della bretella che collegherà la superstrada tirrenica al porto”. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha detto che il porto che si occuperà dello smantellamento delle navi e la Difesa stessa consentirà di “cominciare questo lavoro” su 38 navi da dismettere.
L’accordo è stato sottoscritto dalla presidenza del Consiglio, dal ministero dello Sviluppo economico e da altri dicasteri competenti su differenti aspetti legati al rilancio del gruppo: Difesa, Infrastrutture e trasporti, Ambiente, Lavoro. E ci sono anche le firme dell’Agenzia del Demanio, della Regione, della provincia di Livorno, del comune di Piombino e della sua Autorità Portuale e dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti. ”Abbiamo la speranza e la determinazione a ricostruire l’area a caldo, nell’arco di due tre anni vogliamo una nuova produzione di acciaio a Piombino”, ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, alla conferenza stampa sull’accordo. “Oggi chiude una lunga e gloriosa storia industriale, vogliamo aprirne una nuova. Vogliamo continuare a fare i binari più lunghi d’Europa”.