Come ogni anno non poteva mancare neanche stavolta, a maggior ragione considerato che il prossimo 25 maggio si andrà a votare per rinnovare la composizione del Parlamento Europeo. Mi riferisco alla classifica degli europarlamentari italiani in base alle loro presenze/assenze a Bruxelles e Strasburgo.
La maglia nera dell’eurodeputato più assenteista della settima legislatura va a Gino Trematerra (Udc) presente soltanto a 38 votazioni su 100. Dopo di lui Ciriaco De Mita (Udc) con solo 49% di presenze e, Sonia Alfano (Idv) con appena 51% di presenze. [Non classificabile Barbagallo in quanto è arrivato al Parlamento Europeo appena un mese fa]
E la classifica nella sua interezza non è certo un bel vedere se è vero come è vero che gli europarlamentari italiani si posizionano ad un vergognoso 24° posto su 28 paesi, con un triste 78% di presenze. Fanno peggio solo Cipro, Lituania, Grecia e Malta mentre gli eurodeputati austriaci sono i primi della classe con il 90% di presenze (il che dimostra che è possibile fare meglio) accompagnati da Slovacchi e Lussemburghesi.
C’è da dire che l’attuale sistema non fa che premiare le assenze, visto che queste incidono relativamente solo su alcune indennità accessorie (soggiorno e spese generali) ma non vi è alcuna decurtazione dello stipendio (indennità parlamentare di ben 7mila euro al mese).
Un vero e proprio privilegio di cui godono quelli che dovrebbero essere i nostri dipendenti, mentre un cittadino può essere licenziato in caso di assenza ingiustificata al lavoro.
Per “normalizzare” la situazione ci vorrebbe una modifica allo statuto dei parlamentari europei (e indovinate chi dovrebbe farla? gli stessi eurodeputati).
L’auspicio è che queste nuove elezioni possano portare persone serie, capaci e determinate al Parlamento europeo. Intenzionate ad avvicinarlo ai cittadini, non solo a parole ma anche e soprattutto cominciando con fatti concreti (e la rinuncia a questi assurdi privilegi dovrebbe essere il primo passo).
Classifica degli europarlamentari più assenti alle votazioni nella legislatura (2009-2014).
NOME | PARTITO/GRUPPO | % PRESENZE |
TREMATERRA | PPE | 38.05 |
DE MITA | PPE | 49.39 |
BARBAGALLO* | S&D | 50.34 |
ALFANO | ALDE | 50.98 |
MASTELLA | PPE | 53.30 |
PATRICIELLO | PPE | 55.27 |
GARGANI | PPE | 56.39 |
ANTONIOZZI | PPE | 57.71 |
ANTINORO | PPE | 58.28 |
DE MARTINI | ECR | 61.09 |
PALLONE | PPE | 61.27 |
PITTELLA | S&D | 63.22 |
TATARELLA | PPE | 65.42 |
BONSIGNORE | PPE | 65.62 |
SALATTO | PPE | 66.89 |
BORSELLINO | S&D | 67.03 |
COZZOLINO | S&D | 67.68 |
BERLINGUER | S&D | 67.72 |
SARTORI | PPE | 67.81 |
VATTIMO | ALDE | 69.03 |
BALZANI | S&D | 71.40 |
PIRILLO | S&D | 73.54 |
BARTOLOZZI | PPE | 73.68 |
RIVELLINI | PPE | 74.75 |
SASSOLI | S&D | 75.54 |
IOVINE | S&D | 75.79 |
MILANA | S&D | 76.74 |
SALVINI | EFD | 76.91 |
ALLAM | EFD | 77.12 |
COSTA | S&D | 77.32 |
ARLACCHI | S&D | 78.41 |
BALDASSARRE | PPE | 78.82 |
MOTTI | PPE | 78.84 |
TOIA | S&D | 78.91 |
PANZERI | S&D | 79.64 |
DE ANGELIS | S&D | 80.02 |
SCURRIA | PPE | 80.32 |
PRODI | S&D | 82.06 |
MAZZONI | PPE | 82.93 |
PROVERA | EFD | 83.06 |
RINALDI | ALDE | 83.22 |
RONZULLI | PPE | 83.49 |
SCOTTÀ | EFD | 83.75 |
DE CASTRO | S&D | 84.84 |
CANCIAN | PPE | 85.73 |
COMI | PPE | 85.73 |
BERLATO | PPE | 85.86 |
CASINI | PPE | 86.30 |
BORGHEZIO | NI | 86.42 |
MATERA | PPE | 86.81 |
MUSCARDINI | ECR | 87.88 |
FIDANZA | PPE | 88.84 |
IACOLINO | PPE | 89.14 |
ZANICCHI | PPE | 89.50 |
LA VIA | PPE | 90.26 |
GARDINI | PPE | 90.42 |
BIZZOTTO | EFD | 91.21 |
CARONNA | S&D | 91.61 |
DOMENICI | S&D | 92.03 |
GUALTIERI | S&D | 92.34 |
COFFERATI | S&D | 92.77 |
MORGANTI | EFD | 93.42 |
UGGIAS | ALDE | 93.54 |
SPERONI | EFD | 93.77 |
ANGELILLI | PPE | 93.92 |
ROSSI | PPE | 94.56 |
FRIGO | S&D | 95.02 |
FONTANA | EFD | 95.49 |
DORFMANN | PPE | 95.76 |
BONANINI | NI | 96.40 |
BERTOT | PPE | 97.31 |
ZANONI | S&D | 97.86 |
SILVESTRIS | PPE | 98.29 |
Come ogni anno accade, anche questa volta prevedo polemiche e obiezioni in seguito alla pubblicazione di questa classifica da parte degli europarlamentari più assenti (e dei loro assistenti).
1° obiezione: La classifica non prende in considerazione le presenze nelle commissioni ma solo in plenaria:
Per quanto riguarda le presenze in Commissione, sarei felicissimo di poterle integrare a quelle della plenaria ma, guarda caso, non esistono dati accessibili al pubblico né a Votewatch riguardanti le presenze in Commissione (e nonostante le richieste fatte dal sottoscritto nessun europarlamentare ce li ha mai fatti pervenire!). A ogni modo non possono essere molto diversi da quelli relativi alle votazioni nominali in plenaria: se un eurodeputato non si reca a votare a Bruxelles e a Strasburgo per la plenaria è difficile che ci vada per presentarsi in Commissione, a maggior ragione quando sa che le sue presenze in Commissione non vengono pubblicate mentre quelle in Plenaria si.
2° obiezione: La classifica non registra il numero di interrogazioni e risoluzioni presentate dall’europarlamentare.
Sull’opportunità di integrare o meno le presenze con il numero di interrogazioni e risoluzioni presentate ritengo che quella sì, sarebbe davvero “la classifica dei furbetti”. Considerato che questo lavoro è svolto quasi integralmente dagli assistenti parlamentari (veri e propri ghost writer) e sarebbe sufficiente limitarsi a presentare ogni giorno una o più interrogazioni scritte sugli argomenti più futili e in un baleno si scalerebbe la classifica dei più attivi!
Per tale motivo non c’è attualmente a mio avviso miglior modo di valutare l’impegno di un europarlamentare che guardando alle sue presenze alle votazioni. Questa è infatti l’unica cosa che gli assistenti parlamentari non possono fare (presenziare e votare al posto dell’eurodeputato).
Sono invece pagati per scrivere interrogazioni, interpellanze, risoluzioni e rapporti. Questo è il motivo per il quale questa classifica valuta la serietà degli eurodeputati guardando alla loro partecipazione al voto, che non possono essere “inquinate” dal lavoro di altri.
Nb: I dati sono ufficiali e attendibili e provengono da Votewatch . L’autenticità è stata confermata dallo stesso Parlamento Europeo.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente precisazione
Gentile Redazione,
In riferimento al vostro articolo riguardante gli Europarlamentari “assenteisti ” nel quale, con mio incredibile stupore, mi sono vista annoverata nella lista dei “poco presenti” devo precisare quanto segue:
– sono subentrata all’on. Mario Mauro solo il 15 aprile 2013 e, quindi sono parlamentare da poco più di un anno.
– sono membro effettivo della Commisione Esteri e sostituto della Commissione Bilancio
– non devo ricordare io che la Commissione Esteri ha rapporti a livello internazionale! Per questo motivo, avendo seguito dossier di primaria importanza, quali il TTIP (accordo commerciale con gli USA), il controllo dell’immigrazione (dopo i tragici fatti di Lampedusa), la crisi politica in Medio Oriente (che ha fatto rasentare la terza guerra mondiale dopo i tragici fatti in Siria), la questione Palestinese, i rapporti con la Turchia, dopo i disordini contro il Governo, solo per citare i fatti più salienti, sono stata inviata, spesso, in missione all’Estero, quale parte integrante del mio mandato parlamentare.
– per quanto sopra ricordato sono stata in missione Ufficiale diplomatica (unico Membro italiano perché spesso i miei colleghi non parlano inglese) due volte a Washington per colloqui con Membri del Congresso, una New York per colloqui con Ban Ki Moon (segretario generale ONU), a Tel Aviv per colloqui alla Knesset, a Istanbul per gli accordi di pre-accesso della Turchia nella Ue, in Arabia Saudita per il ruolo che il Reame ha nel processo di pace nel Medio Oriente, a Dublino, durante il semestre Irlandese di Presidenza UE che ha preceduto quello Lituano, durante il quale mi sono recata, ovviamente, a Vilnius per discutere il Bilancio Europeo 2014 che ha avuto un processo molto travagliato per la sua, controversa, approvazione.
– quanto sopra dichiarato è ovviamente verificabile tramite il Segretariato competente.
– durante il mio mandato di questo anno sono stata, mio malgrado, ricoverata d’urgenza nell’aprile 2013 per un infarto miocardico acuto che ha necessitato una procedura chirurgica di angioplastica con il posizionamento di quattro stents. Nel mese di aprile 2014 ho avuto un nuovo ricovero per una piccola recidiva (probabilmente per i ritmi di lavoro troppo sostenuti) ed ho dovuto “saltare” per questo motivo, due sessioni di Strasburgo. Non ho potuto, purtroppo, concordare la data dell’infarto con quella delle sedute a Strasburgo!
Ritengo, quindi, gentile redazione, che, per la serietà che vi contraddistingue, sia doveroso informare i cittadini della realtà dei fatti: mi ritengo assente più che giustificata ad alcune votazioni e non certo assenteista! E confuto altresì l’affermazione fatta dal giornalista che i dati delle presenze a Strasburgo siano sinonimo del lavoro nelle Commissioni a Bruxelles! La realtà è molto, molto diversa, ad esempio alcuni parlamentari che risultano nelle vostre classifiche come i più presenti a Strasburgo (dove se non si firma non si viene retribuiti) non ho mai avuto il piacere di incontrarli a Bruxelles.
On. Susy De Martini (Membro Commissione Esteri e Bilancio, Gruppo ECR, Parlamento Europeo)