Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini lo ha annunciato in commissione Cultura. E' una buona notizia per neolaureati e docenti non iscritti nelle graduatorie, ma rimangono diverse incertezze
In arrivo un nuovo concorso della scuola da 14mila posti. Lo ha annunciato nei giorni scorsi nel corso di un’audizione in Commissione Cultura alla Camera il ministro Stefania Giannini. Ed è una buona notizia per tutti quei docenti abilitati che non sono iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento (GaE), e per i neolaureati che erano stati esclusi dalla prova del 2012. Per tutti quelli, insomma, che solo attraverso un nuovo concorso possono sperare di poter essere assunti. I tempi, però, non dovrebbero essere brevissimi. Per il momento Giannini ha solo ufficializzato l’intenzione di avviare le procedure per l’indizione. Possibile, dunque, che il bando possa uscire a fine 2014, in modo da svolgere gli esami nel corso del prossimo anno. Una ipotesi già anticipata in via informale dai dirigenti del Ministero a ilfattoquotidiano.it a gennaio.
Il ministro ha spiegato in Commissione che, dopo le recenti consultazioni sul sistema di reclutamento, il passo successivo sarà quello di dare “una risposta concreta alle assunzioni”. E per far questo, almeno per ora, ha scelto di operare nello stesso solco dei suoi predecessori: “Bisogna dare regolarità”, ha spiegato, al sistema messo appunto dall’ex ministro Francesco Profumo, che prevede un doppio canale di reclutamento: il 50% per concorso e il 50% attraverso le liste delle vecchie graduatorie. Da Giannini sono arrivate anche delle prime indicazioni numeriche sul bando, che dovrebbe mettere in palio circa 14mila posti. L’ultimo, quello del 2012, era stato leggermente inferiore (11mila cattedre). Mentre per il prossimo anno il Miur dovrebbe autorizzare circa 28mila assunzioni, 15mila sul sostegno, e 13mila dal turnover. Una stima in linea col piano da 69mila posti in tre anni previsto dall’ultimo Dl scuola.
Sui termini del prossimo Concorsone restano però anche tanti dubbi. Il fatto, ad esempio, che la prova del 2012 sia ancora lontana dall’essere esaurita: ad agosto 2013 alcune graduatorie non erano ancora pronte e questo ha determinato in diverse regioni (soprattutto in Lazio, Toscana e Sicilia) lo slittamento delle assunzioni. Fino a quando gli 11mila posti del concorso 2012 non saranno tutti assegnati sarà impossibile procedere col nuovo bando. E poi c’è la questione degli idonei dell’ultima prova, i candidati che hanno superato il punteggio minimo richiesto ma non sono risultati vincitori: rispondendo ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, il ministro ha affermato che il prossimo concorso potrebbe essere “un’occasione per il loro assorbimento”. Ma questo ridurrebbe notevolmente i posti a disposizione dei candidati. Tanti docenti precari di tutta Italia aspettano comunque ulteriori notizie da viale Trastevere. Di certo c’è che la promessa fatta dall’ex ministro Profumo di bandire concorsi a cadenza regolare di due anni è già stata disattesa: salvo sorprese, le nuove assunzioni non arriveranno prima del 2015. Ma rispetto al passato – quando c’erano voluti addirittura 13 anni per bandire un nuovo concorso dopo l’ultimo del 1999 – sarebbe comunque un grande passo avanti.
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