Spentasi appena l’eco della partecipazione di Silvio Berlusconi domenica pomeriggio a Canale 5, intervistato e incalzato, da par suo, dalla “giornalista”-emoticon Barbara D’Urso. Tra i temi forti trattati: Dudù, le cure gratis per gli animali domestici, l’acculturazione accelerata di Francesca Pascale e l’abbandono in campagna elettorale della tv da consumarsi in tv, è notizia di stamattina l’annullamento della partecipazione del premier Matteo Renzi ad Amici di Maria De Filippi, sempre sulla rete ammiraglia Mediaset. Alla base della decisione, la solita par condicio, che vieta la presenza di politici negli show di intrattenimento.
Renzi, nella puntata di Amici registrata oggi che andrà in onda il 3 maggio, avrebbe avuto a disposizione tre minuti in piena libertà, con l’unico obbligo di parlare ai giovani, protagonisti e pubblico del programma di Maria De Filippi. Pare che il Matteo nazionale avesse già il chiodo di pelle addosso, e il discorso in tasca sul tablet.
Ecco tutto quello che Renzi avrebbe detto ad Amici ma che non potrà più dire.
“Ciao Maria! Come butta? Fammiti stampare un’emoticon in faccia. Ehy, Maria, vuoi farti un tiro di Maria? Ah-ah-ah. Scherzo. Mai fumato in vita mia. Al massimo, qualche passatella di amaro Cynar con gli amici scout. Per dirla col mio amico Fabri Fibra, “Dove fuggi? In Italia. Pistole in macchine, in Italia. Machiavelli e Foscolo, in Italia. I campioni del mondo sono in Italia”.
“Heillà, cari colleghi giovani di Amici, come butta? Ve gusta il mio total dark look? Come dite? Vi sembro uno della Borghese malamente travestito? Trooopppooo giusto! Per dirla sempre col mio amico Fabri Fibra: “Anni fa se passavo in centro, mi sfottevano per il mio accento. Oggi invece se passo in centro, mi regalano ricariche da cento”.
“Heillà, pischelli, b-boys e truzzi, goth e indie, fighetti e rasta, neo-melodici e afro. Son Matteo, bella lì, zio. Do you like me? I like you all! Come dite? Se io son giovane, Berlusconi è vergine? Trooopppooo giusto. Per dirla col mio amico J-Ax, “Sarò con voi per sempre, come un herpes”.
“Bella lì, raga! Ve gusta il mio job act? A maggio abolirò il Senato e lo sostituirò con una Camera Social dei Giovani. E’ già online il tutorial. A giugno cancellerò le tasse universitarie. A luglio introdurrò un reddito minimo di cittadinanza per gli studenti fuoricorso storici. Ad agosto una nuova festa nazionale, il martedì sera universitario, e l’equo canone per i fuorisede, 80 euro per una stanza in centro a tutti. A settembre eliminerò ogni accisa sulla benzina per gli scooter, e dimezzerò il prezzo degli mp3 di musica reggaeton. A ottobre taglierò, per decreto legge, i periodi ipotetici, le consecutio temporum, le paratassi e i pensieri complessi in nome della sacrosanta lotta per rottamare la vecchia classe dirigente sintattico-grammaticale. A novembre fisserò sempre per decreto legge il diritto a un filone alla settimana per gli studenti minorenni, che potranno sostituire la firma falsa sul libretto delle giustificazioni con l’hashtag #profstaiserenacimandaMatt. A dicembre vi regalerò un calendario a mesi alternati con Maria Elena Boschi e Rihanna, corredato da clip nei quali io, di bianco vestito, divino previsioni astrologiche per il 2015. E alle prime cento telefonate da casa, in regalo un video in cui canto “Happy” di Pharrell Williams, in location varie: Pompei, l’Arena di Verona, la Mole Antonelliana, Youporn e il Cocoricò di Riccione”.
“Un secondo Maria, che mi trillano le notifiche su Facebook, Instagram, Twitter! Ma io preferisco Ask.fm. Trooopppooo giusto Ask.fm. Anche perché ci entro in incognita, con lo pseudonimo di Matteo Trendy, e mi diverto un sacco a farmi insultare da orde di sconosciuti brufolosi imbufaliti. Per dirla col mio amico Emis Killa, con l’italiano già riformato che piace a noi giovani: “Credo ancora nell’amore, nonostante ho i cerotti sul cuore”.
“E per dirla anche col mio amico Inoki: “Sarò il sole dopo i lampi che porta la quiete, è quello che ci vuole ora, un orizzonte nuovo in cui guardare, qualcosa in cui sperare”.
Sennò a gennaio mi dimetto e lascio la vita politica. Bella lì, raga!