“Gli uomini sessuali? Ne ho avuti tre che hanno lavorato con me quando ero capo-operaio. Erano “perfetto”. Sono grandissimi operai, non ho mai avuto problemi con queste persone”. Lo afferma, nel suo inconfondibile italiano maccheronico, il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, ospite del talk show di approfondimento “Lo Schiaffo”, su Class TV. Al conduttore Marco Gaiazzi, che gli chiede se apprezzerebbe un premier gay in Italia, il parlamentare risponde: “Se sa portare del bene al Paese, perché no?”. Inevitabile l’argomento del vitalizio e del video girato dall’ex parlamentare dell’Idv, Francesco Barbato, con una telecamera nascosta. Razzi si difende: “Io del vitalizio non sapevo ‘nemmeno niente’ cosa significava. Cito la parola ‘vitalizio” in quel video perché me l’hanno imparato i colleghi. Ritorno in Italia dopo 41 anni di lavoro e non conoscevo niente, perché sono arrivato lì (in Parlamento, ndr) e non conoscevo nessuno. Mi sono dovuto difendere da solo” – continua – “e poi magari ti sbattono una porta in faccia, perché vieni trattato come uno straniero. E allora… scusa, ma permetti? Tanto qui lo fanno tutti, permetti che lo faccio pure io?”. E sul tradimento nei confronti di Antonio Di Pietro, puntualizza: “Con lui sarei andato dopo a casa, non mi avrebbe più ricandidato“. Razzi poi ribadisce di voler andare, anche subito, ai servizi sociali al posto di Berlusconi: “Sono sicuro che in questa casa degli anziani, dove lui va a passare, sicuramente saranno felicissimi tutti. E sono sicuro che questa casa di riposo sarà ‘famosissima’ in tutto il mondo”. Nel finale, il parlamentare loda la Festa del 25 aprile e prova a intonare “Bella ciao”