Il boss era ricercato per 416 bis e reati di droga. Ha una condanna a 13 anni e 6 mesi, in primo grado, perché ritenuto elemento di vertice della cosca Mazzaferro Ursino Aquino. Il ministero dell’Interno lo aveva inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi
Arrestato a Juan Dolio, vicino Santo Domingo, il boss Nicola Pignatelli, uno dei 100 latitanti più pericolosi secondo il ministero dell’Interno. Era latitante dal 2011 e ricercato per 416 bis e reati di droga.
Il capo ‘ndranghetista è stato localizzato dal Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia, insieme a Interpol Roma e uomini della questura di Reggio Calabria.
Pignatelli, 43 anni, ha una condanna a 13 anni e 6 mesi, in primo grado, perché ritenuto elemento di vertice della cosca Mazzaferro Ursino Aquino. Quello di Gioiosa Ionica è attualmente ritenuto uno dei più potenti cartelli della ‘ndrangheta dedito al traffico internazionale di droga.
L’Interpol di Roma ha già avviato i canali per l’estradizione del boss o l’immediata espulsione. Pignatelli è stato arrestato alle 16:45, ora di Santo Domingo, riconosciuto dagli investigatori dello Sco e della questura di Reggio Calabria, che da giorni si trovavano nella capitale della Repubblica Dominicana, sulle tracce del latitante. Non era armato ed è stato sorpreso dall’arrivo degli investigatori mentre era seduto a un bar. Quando sono scattate le manette, non ha opposto resistenza.