I “forconi” tornano in piazza a Bologna e questa volta in testa al corteo ci sarà Davide Fabbri, pronipote di Benito Mussolini. Il forlivese vicino ai nostalgici del Duce, contestatore del ministro Kyenge, nonché tra i concorrenti dell’Isola dei Famosi 8 con il nome di “Vikingo”, sarà insieme al “Coordinamento 9 Dicembre Bologna”, la mattina del 30 aprile 2014, per protestare contro i sindacati e celebrare la festa del lavoro di precari e disoccupati. 24 ore di anticipo rispetto alle manifestazioni ufficiali del 1 maggio di Cgil, Cisl, Uil per riprendersi il centro della scena e della città che aveva visto i forconi bolognesi, diversamente da luoghi letteralmente paralizzati come Torino, flebili protagonisti dei cortei di protesta di inizio dicembre 2013.

La manifestazione, priva di bandiere nonché di affiliazioni partitiche, partirà dal piazzale antistante la stazione, per arrivare dall’altra parte del centro fin sotto la sede Cgil della Camera del Lavoro di via Marconi. Gli organizzatori prevedono 300 partecipanti e in testa al corteo ci sarà proprio Fabbri con in mano un’urna contenenti le simboliche ceneri del sindacato. “Certo siamo consapevoli che i numeri rispetto alla protesta del 9 dicembre 2013 sono inferiori – ha spiegato Fabbri – ma lo spirito di quell’esperienza è rimasto intatto. La nostra richiesta è semplice: applicare l’articolo 38 della Costituzione e reddito minimo garantito per chi non riesce ad arrivare a fine mese”. 

Il ragazzone forlivese dalla folta e lunga chioma bionda, abbronzato e palestrato, nonché ex spogliarellista, ha da tempo dichiarato di essere parente del Duce perché suo nonno Augusto era figlio della sorella di Donna Rachele, quindi Alessandra Mussolini, spiegò Fabbri un paio di anni fa, “è mia cugina seppure alla lontana”. Affermazioni mai smentite dai parenti più diretti del dittatore del ventennio italiano, anche perché la similitudine con lo zio celebre sia fisica, che mimica e vocale, è notevole.

L’ultimo movimento politico in ordine di tempo fondato da Fabbri è Forza Popolare, ma nel passato una sua creatura risulta essere “Lavoro e rispetto”, anche se il pronipote del Duce è più volte salito agli onori della cronaca per aver contestato ministri, parlamentari e amministratori locali, preferibilmente appartenenti a Pd e Sel. Tra le sue ultime apparizioni in pubblico, oltre alla lite in diretta tv con Simona Ventura che non sapeva della parentela storica e l’aveva addirittura scambiato per un estimatore di Che Guevara, ci sono il lancio di banane all’ex ministro Kyenge durante la festa dei Democratici a Cervia (Ra) nel luglio 2013 (“ha giurato sul tricolore ma poi si è battuta solo per gli stranieri”, dichiarò Fabbri) e l’attacco alla presidente della Camera, Laura Boldrini, “per violazione dei dettami costituzionali e discriminazione degli italiani a favore degli immigrati”.

Quest’ultimo gesto era stato condiviso con il sodale Antonio Pastori Pierleoni che, a detta di Fabbri, aveva altrettanto nobili discendenze con Papa Gregorio VI e Anacleto II. Il parente del Duce, però, ancor prima dell’isola dei Famosi e di puntare a bersagli grossi come il ministro dell’integrazione e il Presidente della Camera, nel 2012 aveva protestato contro la tassa turistica imposta dal Comune di Predappio ai pullman che entravano in paese. In sostanza, ai nostalgici in visita alla salma del Duce sepolta nel cimitero di San Casciano.

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