Reazione furibonda di Maurizio Gasparri che, ospite telefonico della trasmissione “Benvenuti nella giungla”, condotta da Gianluigi Paragone e da Mara Maionchi su Radio 105, si adira con Andrea Scanzi e sbatte il telefono. La miccia della gazzarra è Silvio Berlusconi, sul quale il giornalista de Il Fatto Quotidiano ironizza, menzionando la gaffe del “Romolo e Remolo” e soffermandosi sulle roventi dichiarazioni polemiche dell’ex premier su Giorgio Napolitano. Maurizio Gasparri insorge: “Respingo le qualificazioni di ‘delirio’ di ciò che dice Berlusconi, facendolo passare per matto ignorante, che non è. Ridurre Berlusconi a un delirio e a un ignorante è una cosa infame e stupida per chi la fa“. Il senatore di Forza Italia poi parla della nascita del governo Monti, appoggiando le parole al vetriolo del Cavaliere sul capo dello Stato e sul suo intervento in merito. E alla domanda di Paragone sui motivi per cui il Pdl avesse sostenuto quel governo, risponde: “C’è stata una situazione di ‘pistola alla tempia’“. Scanzi commenta: “Questa ricostruzione della ‘pistola alla tempia’ non mi convince per niente. Tra l’altro, non sono riuscito a capire se parlava Maurizio Gasparri o Neri Marcorè“. “Beh, arrivederci, buonasera” – sbotta Gasparri – “Scanzi, se lei fa il pagliaccio di mestiere, faccia il pagliaccio, si accontenti. Se vuole parlare di cose serie, parli di cose serie”. “Se voglio parlare di cose serie, non parlo con lei“, ribatte il giornalista. “Lei è un pagliaccio, un pagliaccio ridicolo. Arrivederci“, si congeda il parlamentare, interrompendo la comunicazione telefonica. Sbigottita la reazione di Mara Maionchi, che, dopo l’analisi di Scanzi sulla polemica Napolitano-Berlusconi, s’inalbera: “Un politico di mestiere non può fare una cosa del genere, non è serio. E’ una roba da matti, ragazzi. E noi dovremo votare questa gente? Questo mi fa proprio girare le balle” – continua – “uno che chiude il telefono come un innamorato pazzo. Diamoci una regolata, signori italiani, perché è inaccettabile. E’ una roba che mi fa bollire il cervello” di Gisella Ruccia