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Concerto Primo maggio 2014, le due varianti a Roma e Taranto

Manifestazioni ed eventi musicali in tutta Italia: Tiromancino e Piero Pelù in piazza San Giovanni, Caparezza in apertura nell'iniziativa organizzata nella città pugliese. E a Malpensa la festa milanese a difesa dei dodicimila che rischiano la disoccupazione

di Claudia Rossi

Roma e Taranto: due città distanti poco più di cinquecento chilometri per due varianti sul concerto del Primo maggio. Da un lato, il tradizionale concertone di piazza San Giovanni, a Roma, istituzionalmente  inquadrato nei canoni televisivi della diretta Rai. Dall’altro, Taranto e il Parco archeologico delle mura greche, palcoscenico della giornata di musica e dibattito organizzata dal Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti, gruppo autonomo formatosi nel 2012 dopo il sequestro degli impianti dell’Ilva da parte della magistratura e determinato a promuovere la volontà di rinascita della città pugliese, anche attraverso questo Primo maggio alternativo.

La manifestazione romana, in diretta su RaiTre dalle 15 alla mezzanotte, affida la conduzione a Edoardo Leo e Francesca Barra che cercheranno di trovare in Dario Vergassola la spalla comica necessaria a smorzare i tempi di uno show che, nelle scorse edizioni, ha spesso rischiato soporifere perdite di ritmo proprio negli spazi affidati ai presentatori, tra un’esibizione musicale e l’altra.
E la musica? Il cast del concertone organizzato da Cgil Cisl e Uil si annuncia piuttosto variegato: Clementino, rapper italiano considerato tra i migliori freestyler italiani, salirà sul palco insieme al “collega” rapper Rocco Hunt, il giovane salernitano vincitore al festival di Sanremo 2014 nella categoria nuove proposte con il singolo “Nu juorno buono“.

Reduci dall’esperienza sanremese anche i Perturbazione: la band torinese, formatasi nel lontano ’88 e punto di riferimento del cosidetto “mondo musicale indipendente” per più di un ventennio, ha conquistato l’ampio pubblico festivaliero grazie al brano “L’unica” e si prepara a salire sul grande palco di piazza San Giovanni. E ancora, Brunori Sas e Levante (lei è la giovane siciliana autrice del tormentone estivo “Alfonso“, il cui inciso – “che vita di merda” – è probabilmente ben impresso nelle orecchie degli ascoltatori radiofonici), Tiromancino, gli Statuto e Piero Pelù, bandiera del rock made in Italy, ormai presenza fissa nella giuria del talent di RaiDue “The voice of Italy“.
Una lunga diretta di musica, quella in scena a Roma, secondo tradizione.

E poi c’è Taranto. Ilva, ma non solo: la riflessione che vuole indurre la giornata di musica organizzata nella città pugliese mira a coinvolgere tutte le città italiane nelle quali i diritti dei lavoratori non sono tutelati.
Direttori artistici dell’evento – autofinanziato grazie all’aiuto dei commercianti e degli albergatori locali – saranno Roy Paci e Michele Riondino, mentre la conduzione spetterà a Luca Barbarossa e Valetina Petrini. La manifestazione, presentata a Roma da una lettera di Vinicio Capossela (sul palco con La banda della posta), vedrà esibirsi i Nobraino, i Tre Allegri Ragazzi Morti, i Sud Sound System, gli Afterhours, Paola Turci, Filippo Graziani. Ad aprire questa lunga giornata di musica sarà invece Caparezza, che ha appena presentato il nuovo album Museica. Una città, Taranto, che ha visto incrociarsi il disastro ambientale con una sempre più evidente crisi econimica e sociale e che vuole provare a rinascere, tenendo alte musica e attenzione.

Non solo Roma e Taranto: molti gli eventi (musicali e non) previsti per il giorno della festa dei lavoratori, come a ritrovare in questa giornata un’occasione per riflettere. A Milano Cgil, Cisl e Uil scelgono l’aeroporto di Malpensa per riunire quanti vorrano esserci, a difesa di quei dodicimila che rischiano la disoccupazione. Per i nostalgici della boy band più famosa del ventesimo secolo, invece, l’appuntamento più “leggero” è a Torino, con l’ex Take That (e solista di successo planetario) Robbie Williams, al PalaOlimpico Isozaki.

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