Il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini hanno nominato i tre membri dell’Ufficio parlamentare di bilancio, l’organismo indipendente incaricato di vigilare sul pareggio di bilancio introdotto in Costituzione in ossequio al Fiscal compact, il patto finanziario europeo sui conti pubblici. Si tratta di Giuseppe Pisauro, economista e direttore della Scuola superiore dell’economia e delle finanze, che sarà il presidente, Chiara Goretti, già consigliere parlamentare del Senato e esperta di analisi della finanza pubblica, e Alberto Zanardi, docente di scienza delle finanze. La nomina è arrivata dopo più di quattro mesi di fumate nere, perché le commissioni Bilancio dei due rami del Parlamento non riuscivano a trovare la quadra sulla rosa di 10 candidati da trasmettere ai presidenti. La nota ufficiale, però, sorvola sul ritardo e definisce “eccellente” il lavoro delle commissioni, “che hanno selezionato dieci nominativi di altissimo profilo secondo i criteri di riconosciuta indipendenza e comprovate competenza ed esperienza in materia di economia e finanza pubblica sia a livello nazionale che internazionale”. Oltre ai tre prescelti, gli altri selezionati erano Pietro Garibaldi, Angelo Fabio Marano, Paolo Savona, Marco Cangiano, Luigi Paganetto, Gianfranco Polillo e Fiorella Kostoris. La decisione di Grasso e Boldrini non è piaciuta a Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra, che in un comunicato scrive che le tre personalità scelte sono “appartenenti alla stessa cultura politica” dei presidenti di Camera e Senato

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