Il ministro della Giustizia, al Festival del giornalismo di Perugia per partecipare a un panel sulla Terra dei fuochi, difende il testo unico che introduce i reati di natura ambientale nel codice penale. Secondo alcuni giuristi, quella legge rischia di mandare gambe all’aria i processi sui disastri provocati dall’inquinamento delle centrali come Porto Tolle e Vado Ligure, ma il Guardasigilli la pensa diversamente: “Confindustria fa una valutazione opposta chiedendo di modificare il testo perché metterebbe a rischio la vita di molte imprese”. Ma il collega di partito, il parlamentare Pd Felice Casson parla di “regalo alle lobby”. Andrea Orlando non ci sta: “Non condivido queste affermazioni che, se fossero fondate, richiederebbero ulteriori approfondimenti ora che il testo è passato al Senato”. Uno dei punti contestati è che, secondo il ddl 1345 il danno ambientale deve essere “irreversibile” per essere punito. Anche su questo punto il Guardasigilli non arretra: “I giuristi sostengono che serva per avere un quadro certo di pene” di Lorenzo Galeazzi