È morto, a 51 anni stroncato da una malattia, il giornalista Rai, Stefano Campagna. Aveva lavorato prima al Tg2, poi al Tg1. Sotto la direzione di Clemente Mimun, era diventato conduttore dell’edizione del mattino. Nel 2007 in una intervista si dichiarò serenamente gay diventando il primo telegiornalista a fare un coming out.

“Io non sono ‘dichiarato’, sono una persona che lavora e che non ha nulla da nascondere. Quella che i benpensanti chiamano ostentazione per me è vita. Mi stupisce che la cosa stupisca. E spero – disse il giornalista – che smetta di stupire. È stata una grande conquista per me poter approdare alla conduzione del Tg1 e voglio sperare che con questo si possa lanciare un messaggio forte a tutti gli omosessuali che vivono la loro condizione quasi con vergogna, nascondendosi”.

“Se ne è andato in punta di piedi, il collega Stefano Campagna, volto noto del Tg1, giornalista eclettico. Ha combattuto la sua battaglia contro la malattia con la stessa discrezione con cui è vissuto. Credeva nel servizio pubblico ed era grato per le opportunità che la vita e l’azienda gli avevano offerto – scrive in una nota la Rai -. Aveva avuto, come molti altri colleghi, un passato da precario e per questo, per una stagione, era stato anche impegnato in prima linea nel sindacato dei giornalisti Usigrai, cui non aveva mancato di offrire il proprio contributo di idee ed umanità – si legge ancora nella nota -. E proprio la sua umanità, il suo sorriso sincero, che avevano catturato la simpatia e l’affetto di tanti telespettatori, negli anni della sua conduzione nell’edizione della mattina del Tg1, mancheranno a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di stargli vicino”.

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