Il leader nordirlandese è stato interrogato per 17 ore al giorno, come riportato da una fonte della Bbc, per valutare il suo coinvolgimento nell'omicidio della vedova Jean McConville risalente al 1972 e attribuito all'Ira
Gerry Adams è stato guardato a vista per quasi 96 ore nella stazione di polizia ad Antrim, in Irlanda del Nord. Quattro giorni in cui è emersa tutta la fragilità di quella pace siglata nel 1998 che ha posto fine ai Troubles lasciando però un tremore sottopelle. Così il rilascio del numero uno di Sinn Fein oggi, senza incriminazioni, non chiude ancora il caso dell’omicidio della vedova Jean McConville, risalente al 1972 e attribuito all’Ira, ma certo stempera nell’immediato le tensioni che ha sollevato il fermo del 65enne leader repubblicano.
La vicenda, infatti, non si può dire del tutto conclusa, in quanto la polizia consegnerà all’ufficio della Procura di Belfast il dossier scaturito dall’interrogatorio di Adams e sarà quindi quell’ufficio a stabilire come procedere sulla base delle informazioni ricevute. Un trasferimento di responsabilità quindi, che dovrebbe consentire di ridimensionare le conseguenze dell’episodio giudicato da alcuni controverso.
Di certo dallo Sinn Fein, secondo cui il fermo di Adams è stato “dettato da motivi politici”, mettendo in guardia dalle possibili ripercussioni sul processo di pace. In particolare Martin McGuinness, ex comandante dell’Ira e oggi vice primo ministro nordirlandese, ha accusato il lavoro dietro le quinte di “forze oscure” nell’ambito della polizia volto ad una sorta di resa dei conti. Il movimento repubblicano aveva accordato nel 2007 il suo appoggio alla polizia con una decisione indispensabile per mantenere la pace, ma che in queste ore di rinnovata tensione qualcuno è tornato a mettere in discussione.
Il fronte unionista reagisce con il primo ministro nordirlandese, Peter Robinson, che accusa lo Sinn Fein di ricattare la polizia. Adams si era presentato alla polizia mercoledì per rispondere a domande su quell’episodio mai chiarito risalente ad oltre 40 anni fa: la morte di Jean McConville, una vedova di 37 anni e madre di dieci figli, che nel 1972 era stata rapita proprio davanti agli occhi dei figli dal suo appartamento nella zona ovest di Belfast e uccisa dall’Ira dopo essere stata accusata ingiustamente di essere un informatore. Il suo corpo era stato recuperato su una spiaggia nella contea di Louth, nel 2003. Il nome di Jean McConville compare nella lista dei cosiddetti “16 scomparsi”, un capitolo ancora particolarmente doloroso nella storia dei Troubles che ha visto contrapposti combattenti repubblicani e unionisti: 16 persone scomparse che si ritengono rapite, uccise e segretamente sepolte dai repubblicani. Sette tra loro non sono ancora state trovate. Gerry Adams nega ogni coinvolgimento, così come ha sempre negato di essere stato un membro attivo dell’Ira, nonostante le ripetute accuse.