Quaranta persone coinvolte, decine di perquisizioni e 17 indagati per il blitz che un gruppo di writers fece il 20 aprile del 2013 nella metropolitana milanese. Gli indagati devono rispondere vario titolo per i reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata aggravata, imbrattamento e associazione a delinquere.
Nel corso dell’assalto il gruppo aveva terrorizzato i passeggeri del vagone, fra cui anche alcuni bambini, con grida inneggianti a un “attentato” e aggredito il conducente del treno che aveva tentato di bloccarli e di rimettere in marcia il treno. All’uomo, colpito a una tempia con una bomboletta, era stata spruzzata della vernice sul volto e sugli occhi.
Il Servizio Informativo Operativo della polizia di Milano è potuto risalire alle 9 persone che facevano parte del commando tramite un video girato dagli stessi writers. Le immagini mostrano i ragazzi, mascherati da passamontagna, mentre bloccano il convoglio della linea 2 della metropolitana alla stazione di Villa Fiorita, ativano i comandi di emergenza delle carrozze e manomettono le porte del vagone, per imbrattare quasi interamente la fiancata del convoglio.
L’inchiesta è affidata ai pm Elio Ramondini, Riccardo Targetti e al pm dei minori Annamaria Fiorillo in quanto risultano indagati anche alcuni minorenni. I ragazzi inoltre sono sospettati di altri tre imbrattamenti a danno di convogli della metro, avvenuti tra il 2012 e il 2014.
Nel corso delle perquisizioni eseguite a Milano, Genova, Torino, Lecce e Roma è stato trovato molto materiale, come passamontagna, bombolette spray e vernici, per realizzare tag e graffiti. Sequestrati anche alcuni filmati che ritraggono le “imprese” di diverse crew di writers che operano a Milano.