È stato durissimo il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho durante la conferenza stampa della Dia per l’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola. “In questo territorio non ci sono intoccabili”, sono le parole del magistrato reggino che assieme al sostituto procuratore della Dda Giuseppe Lombardo e al sostituto della Dna Francesco Curcio ha portato all’arresto di Scajola e degli altri indagati che hanno favorito la latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena. Nell’inchiesta è stato coinvolto anche Vincenzo Speziali, nipote omonimo di un altro ex parlamentare azzurro e sposato con la nipote di Gemayel, capo dei falangisti libanesi candidato alle presidenziali tenute ad aprile. Per la procura, sarebbe stato lui che avrebbe dovuto favorire la fuga a Beirut di Matacena. Destinatario di un decreto di perquisizione eseguito stamattina dalla Dia, Speziali, ha confermato il procuratore che “è coinvolto anche nell’inchiesta sulla fuga di Marcello Dell’Utri in Libano” di Lucio Musolino