Tanti gli appuntamenti in programma per le celebrazioni di venerdì 9 maggio. Alle 11 verrà restituito palazzo Rasponi delle Teste alla comunità dopo il restauro. Mancano pochi mesi alla scelta del centro italiano che diventerà European capital of culture per il 2019. In lizza rimangono anche Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-Assisi e Siena
Si colora di blu, Ravenna, il blu della bandiera europea. Lo fa con tre concerti, quattro mostre, un convegno internazionale, spettacoli di piazza e l’apertura prolungata dei negozi. È il ricco programma con cui la città celebrerà, venerdì 9 maggio, la Festa dell’Europa. Alle 11 verrà restituito per l’occasione, palazzo Rasponi dalle Teste, che diventerà la Casa dell’Europa. Il settecentesco immobile che si affaccia su piazza Kennedy, di proprietà della fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, riaprirà i battenti dopo un restauro costato 10 milioni di euro. Grazie all’impegno congiunto del Comune e della fondazione, che ha finanziato interamente il progetto di recupero, il palazzo della nobile famiglia ravennate diverrà un polo per la valorizzazione delle tematiche dell’U.E. e un ulteriore punto di forza nel dossier di candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura 2019. Al suo interno -assicura Alberto Cassani, presidente del comitato Ravenna 2019- potranno essere organizzati incontri, in collaborazione con le città che saranno capitali europee della cultura dall’anno prossimo fino al 2019 e poi un laboratorio in cui si potranno discutere le varie tematiche più d’attualità legate all’Unione europea e in generale all’identità dell’Europa nel nostro tempo”.
Entro la fine di ottobre sarà reso noto il nome della città italiana che si aggiudicherà il titolo di European capital of culture per il 2019. In lizza rimangono, assieme a Ravenna, Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-Assisi e Siena. “Per farcela -come racconta Cassiani- saranno decisivi il dossier di candidatura definitivo da presentare entro l’8 settembre, la visita di una delegazione della commissione prevista per le prime due settimane di ottobre e l’audizione finale a Roma prima della nomina della vincitrice”. Il sostegno alla manifestazione viene erogato tramite una sovvenzione che ammonta a 1,5 milioni di euro, che viene assegnata alle città capitali entro 3 mesi dall’inizio dell’avvenimento, con la riserva che abbiano rispettato gli impegni assunti. Il milione e mezzo -precisa Cassani- è il premio che dà la commissione europea ma noi abbiamo presentato un piano degli eventi artistico-culturali da realizzare per 45 milioni di euro, più un piano infrastrutturale per altri 400 milioni che arriveranno, nel caso che vinca Ravenna, da governo, Regione, Comuni del territorio, programmi europei, autorità portuale e associazioni di categoria. Pensiamo a un’opportunità di riqualificazione enorme per Ravenna, per esempio nella zona del porto della darsena, che potrebbe diventare come quelle dei docks di Glasgow e Liverpool“. Secondo il presidente del comitato promotore il tutto sarà possibile con spese contenute: “Abbiamo investito ogni anno circa 400 mila euro finanziati per i 2/3 da privati, ovvero fondazione cassa di risparmio di Ravenna, Sapir e autorità portuale.
La festa dell’Europa rappresenta dunque un altro piccolo tassello del dossier di candidatura di Ravenna per raggiungere questo prestigioso risultato. E allora venerdì s’inizia alle 10, in piazza del Popolo, con la coreografia corale “Mosaic of Cultures : Create your Europe everyday“. Ad animare la centralissima piazza saranno oltre 400 studenti delle scuole elementari, medie e superiori della città, diretti dall’associazione Cantieri, in collaborazione con il liceo artistico Severini. Durante la mattinata sarà al lavoro anche una delegazione di ragazzi di Ravenna e Salonicco, capitale europea dei giovani: lavoreranno insieme per progettare la carta europea dei giovani, che verrà consegnata al prossimo Parlamento europeo.
Dopo l’inaugurazione, nel salone d’onore di palazzo Rasponi si terranno, in collaborazione con Ravenna festival, due concerti di musica classica dei gruppi da camera dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini , fondata da Riccardo Muti. Alle 12 l’ottetto di fiati eseguirà la serenata in do minore di Mozart, mentre alle 17.30 sarà la volta degli archi, con l’esecuzione del quartetto n. 12 in fa maggiore ‘Americano’ di Dvorák.
Si passerà poi, alle 14,30, dalla musica all’arte musiva, con un convegno internazionale sul restauro del mosaico e dell’affresco, organizzato nel contesto della mostra “L’incanto dell’affresco. Capolavori strappati da Pompei a Giotto da Correggio a Tiepolo”, al museo d’arte della città. Alle 18.00 inaugurerà U.S.E. – United State of Europe, una mostra interdisciplinare e multimediale sul concetto di identità europea e sul destino odierno del continente, co-prodotta nel 2012 dal Goethe Institut e da strutture internazionali, con il sostegno della Commissione europea. All’evento saranno presenti, per raccontare l’esperienza della casa europea della cultura di Bruxelles, Steve Austen e Johanna Suo, rispettivamente fondatore e membro dell’European parliament of culture. A seguire altre mostre: “Offset, visioni e manifesti sulla città di Ravenna”, con gli esiti delle residenze 2012-2013 per giovani grafici, Zine Forest’ exhibition, un’esposizione della collezione internazionale di Fanzine prodotte coinvolgendo artisti, membri della società civile, studenti e giovani in varie parti d’Europa. Ravenna Visionaria, playlist da un laboratorio video di Yuri Ancarani all’accademia di Belle Arti cittadina.
Gli appuntamenti a palazzo Rasponi si concludono alle 21.00 con il concerto dell’Orchestrina Di Molto Agevole, che farà ballare gli intervenuti sulle note dei balli popolari, rivisitati in una contemporanea chiave di ricerca. Intanto per la strada continuerà la festa della “Notte blu” di Ravenna, iniziata già alle 19 con l’aperitivo studentesco in piazzetta Unità d’Italia. Fino a notte fonda gli esercenti del centro storico si daranno da fare per garantire ai passanti intrattenimento con concerti e animazione e le serrande dei loro negozi aperti.