Nella precedente stima dell'agenzia di rating - risalente a febbraio - il range di crescita indicato era tra 0 e 1%. Nessuna modifica, invece, alla previsione per il 2014: il Pil crescerà al massimo dell'1%. Rimangono però incertezze sulle prospettive economiche e sull’impatto delle ultime riforme
Attestato di fiducia circa le prospettive per l’Italia da parte di Moody’s. L’agenzia di rating statunitense ha metto mano alle proprie stime sul Belpaese rivedendo al rialzo il range di previsione relativo al prossimo anno e concedendo un’apertura di credito per i progressi sul fronte delle riforme e gli aggiustamenti fiscali portati avanti, in generale, da tutti i Paesi periferici dell’area euro. L’Italia è l’unico paese su cui Moody’s ha alzato le stime di crescita. Nel Global Macro Outlook pubblicato oggi l’agenzia scrive che Roma, nel 2015, vedrà il proprio prodotto salire tra l’1 e il 2%, mentre nella precedente stima – risalente a febbraio – il range di crescita indicato era tra 0 e 1%. Nessuna modifica, invece, alla previsione per il 2014, con il ritmo di espansione dello Stivale che resta, per gli analisti, tra lo zero e l’1%. Atteso anche un miglioramento del mercato del lavoro: Moody’s infatti indica per il prossimo anno un tasso di disoccupazione compreso tra il 12 e il 13%, in calo rispetto al picco compreso tra il 13 e il 14% indicato per quest’anno. Riferendosi sia all’Italia sia alla Francia, l’agenzia di rating sottolinea comunque la persistenza di incertezze sulle prospettive economiche che dipendono fortemente dall’impatto delle ultime riforme preannunciate da Parigi e Roma. In generale il Global Macro Outlook pone l’accento sui notevoli progressi dei paesi periferici europei, in particolare Spagna, Irlanda e Portogallo che dovrebbero permettere una crescita in linea con quella del resto dell’Europa. L’Eurozona è vista crescere al ritmo dell’1% quest’anno per poi accelerare a +1,5% nel 2015.