Cinema

E fu sera e fu mattina, il film indipendente prodotto vendendo quote in rete

Girato in 10 settimane da una troupe composta da trenta giovani operatori cinematografici dell'età media di 27 anni, il film è stato reso possibile grazie all'utilizzo del crowdfunding ed è un piccolo caso cinematografico. Ambientato ad Avila racconta la misteriosa storia di un accadimento, che di lì a poche ore, sconvolgerà la vita degli abitanti, costretti a mettere in discussione la propria esistenza

Realizzato con poco più di 70mila euro, una manciata di persone tra attori protagonisti e ruoli minori e circa 500 comparse, l’opera prima del regista Emanuele Caruso è destinata a far parlare di sé. Una scommessa vinta quella della produzione, che ha deciso di affidarsi a persone comuni tra cui giovani, studenti e pensionati, per racimolare la cifra necessaria per far partire le riprese di questo lungometraggio indipendente, ambientato nel Cuneese fra Langhe e Roero, nell’estate del 2012.

Girato in 10 settimane da una troupe composta da trenta giovani operatori cinematografici dell’età media di 27 anni, il film è stato reso possibile grazie all’utilizzo del crowdfunding, ancor prima che facesse notizia il caso di Luca Vecchi e Claudio Di Biagio che con il loro “Dylan Dog vittima degli eventi”, hanno prodotto il loro progetto grazie alla raccolta fondi dagli utenti della rete. Ma per E Fu Sera, E Fu Mattina il discorso è stato diverso. Caso rarissimo in Italia, è un esempio di pellicola realizzata vendendo al pubblico, già nella fase di scrittura e ideazione, quote che partivano da 50 euro, corrispondenti a una percentuale degli incassi del film al botteghino. Così facendo, sono stati raccolti oltre 40 mila euro dell’intero budget, attraverso la piattaforma on-line “produzioni dal basso” in circa 18 mesi di campagna. Un film del quale, tra le altre cose, non era da sottovalutare la difficile distribuzione, essendo recitato per buona parte in dialetto piemontese, fattore che contrariamente ai dubbi iniziali, non ha influito sul botteghino, dove la pellicola è già diventata un caso, rimanendo in programmazione, soltanto ad Alba, per sei settimane con ben 31 spettacoli sold out.

Ambientato ad Avila, un paesino di 2.000 persone, durante la festa di Sant’Eurosia, racconta la misteriosa storia di un accadimento, che di lì a poche ore, sconvolgerà la vita degli abitanti, costretti a mettere in discussione la propria esistenza, come recita il claim del film “che cosa faresti se sapessi quanti giorni ti separano dalla fine?”. Un noir accattivante, che uscirà in varie sale in tutta Italia nell’arco di diciotto mesi. Ad oggi, i biglietti venduti sono più di 24mila, da Macerata a Sestri Levante, passando per Trieste e Cuneo fino a Torino, dove il film è stato proiettato a marzo al Multisala Reposi, cinema nel quale sarebbe dovuto rimanere in programmazione una settimana soltanto, andando invece oltre ogni aspettativa e rimanendo sul grande schermo fino al 23 aprile, con oltre 10.500 biglietti staccati.

Il grand tour di E Fu Sera, E Fu Mattina prosegue e farà tappa al Cinema Lux di Roma, dove arriverà il 15 maggio e stando a quanto successo fino a ora, probabilmente i numeri di questo piccolo miracolo cinematografico continueranno a crescere.

Il trailer