Dominio nelle prove, trionfo in gara. Lewis Hamilton vince a mani basse nel Gp di Spagna e la Mercedes fa doppietta. Il pilota inglese centra la quarta vittoria consecutiva e la 25a della carriera precedendo il suo compagno, il tedesco Nico Rosberg. L’australiano Daniel Ricciardo, al volante della Red Bull, chiude al terzo posto davanti al suo compagno, il tedesco Sebastian Vettel. Le Ferrari dello spagnolo Fernando Alonso e del finlandese Kimi Raikkonen si piazzano in sesta e settima posizione, alle spalle della Williams del finlandese Valtteri Bottas. Hamilton sale al comando della classifica iridata con 100 punti e scavalca Rosberg, che ora insegue a quota 97. La Mercedes domina il Mondiale costruttori con 197 punti.

La gara – Il copione della giornata, già anticipato dai verdetti delle qualifiche, è chiaro già dopo pochi metri. Pronti, via e le Mercedes salutano la compagnia. Hamilton difende la pole position al semaforo verde, Rosberg si accoda e le due Frecce d’argento cominciano la passeggiata catalana. La coppia di testa guadagna un secondo a giro sui presunti inseguitori, costretti sin dall’inizio a sfidarsi esclusivamente per il gradino più basso del podio. Il terzo posto non è alla portata delle Ferrari di Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, che si sistemano in sesta e settima posizione. Le rosse, condizionate da problemi di grip, archiviano senza scossoni il primo pit stop, una pura formalità anche per i leader. Hamilton e Rosberg si fermano tra il 19° e il 21° passaggio, con un margine di circa 20” sul resto del gruppo. L’inglese continua a utilizzare gomme medie, il tedesco usa le dure nella fase centrale della gara. I compagni-rivali, nonostante le strategie differenti, continuano a marciare con lo stesso ritmo e il gap continua ad oscillare tra i 3” e i 4”.

I driver Mercedes devono solo mantenere la concentrazione per archiviare il secondo pit stop. Hamilton lo fa in tranquillità al 43° giro montando pneumatici hard, Rosberg passa ai box 2 tornate più tardi per chiudere la gara con coperture medie. Il tedesco guadagna terreno e si incolla agli scarichi del leader senza però abbozzare un vero attacco: gli ultimi 6 passaggi non cambiano le gerarchie al vertice ma modificano la situazione nelle zone più anonime della graduatoria. Alonso passa Raikkonen e si aggiudica un duello platonico. Prossimo episodio tra 2 settimane a Montecarlo, con il Gp di Monaco.

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