Il magnate dei media Rupert Murdoch pensa a una Grande Sky. Cioè una tv a pagamento pan-europea, che lo “squalo” vorrebbe creare fondendo in un’unica società la quota (39,1%) detenuta tramite NewsCorp nella britannica BSkyB, quella (55%) in Sky Deutschland e il 100% di Sky Italia, oggi in pancia a 21st Century Fox. Il risultato del riassetto, anticipato dal Financial Times, sarebbe la creazione di un colosso televisivo – il primo d’Europa – da oltre 23 milioni di abbonati (circa 15 milioni quelli di BSkyB, 5 quelli di Sky Italia, 3,5 quelli tedeschi) e con una capitalizzazione superiore ai 10 miliardi di euro. Secondo il quotidiano britannico il progetto è ancora nelle “fasi iniziali di valutazione”, ma l’agenzia Bloomberg cita invece fonti secondo le quali l’offerta potrebbe essere lanciata già durante l’estate se le parti arriveranno a un accordo. L’operazione di consolidamento, che valuterebbe il 50% di Sky Deutschland 3 miliardi di euro e il 100% di Sky Italia 5 miliardi, è sia una risposta alle mosse di altri operatori – come quelle di Mediaset sulla pay tv – sia un modo per fare ordine nel gruppo: da una parte un gigante europeo delle reti satellitari, dall’altra l’entertainment, le produzioni e gli studi cinematografici.

Tra il 2010 e il 2011 la Fox di Murdoch ha già tentato, senza successo, di prendere il pieno controllo di BSkyB: il progetto è naufragato per il veto politico causato dalle accuse secondo cui i giornalisti di alcune testate britanniche del gruppo hanno ottenuto dalla polizia accesso alle telefonate dei vip. La stessa Fox, del resto, è il frutto della decisione, presa lo scorso anno, dopo lo scandalo, di separare le attività di intrattenimento dai giornali e dalle altre attività editoriali (finiti in NewsCorp). Ed è da anni che il management studia l’ipotesi di combinare le attività sul satellite. “Non è un segreto che pensiamo che le emittenti Sky siano forti insieme”, ha confermato James Murdoch, il più giovane dei figli dell’83enne magnate.

Il presidente dell’Autorità garante della concorrenza, Giovanni Pitruzzella, ha detto all’Adnkronos che il dossier “non è ancora all’attenzione” dell’authority perché “per ora ci sono solo indiscrezioni sui media”, e comunque “probabilmente la valutazione sarà a livello europeo”. 

 

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