La squadra del capoluogo pugliese è fallita, ma è la più in forma del campionato di Serie B. Ma ad un passo dalla A, nessuno vuole rilevarla. L'appello dei tesserati
E’ la squadra più in forma della Serie B. Porta allo stadio 30mila persone a partita (record assoluto del torneo di quest’anno). Ha in rosa talenti del calibro di Galano, Ceppitelli e Sciaudone. Ma per il Bari non c’è nessuno disposto a sborsare un centesimo. Oggi l’asta fallimentare per la società è andata deserta. Per la seconda volta consecutiva, nonostante il prezzo per acquistare il titolo sportivo del Galletto fosse di soli 3,5 milioni di euro. Tanto che i calciatori biancorossi hanno deciso di lanciare un appello pubblico sul web. L’A.S. Bari è stata ufficialmente dichiarata fallita dal Tribunale del capoluogo pugliese lo scorso marzo, con una sentenza che ha posto fine alla ultratrentennale era della famiglia Matarrese.
Da allora si sono succedute indiscrezioni su possibili acquirenti: cordate di italiani, magnati turchi, russi, indiani. Solo voci, per il momento. La prima asta dello scorso 18 aprile si era conclusa con un nulla di fatto, e il giallo relativo all’offerta presentata dalla Fc Bari 1908, un sodalizio fondato e coordinato da Gianluca Paparesta per salvare la società: l’ex arbitro aveva presentato a pochi minuti dal termine di scadenza un’offerta da tre milioni di euro per conto della cordata da lui rappresentata, ritenuta però “inammissibile” dal giudice per mancanza della documentazione necessaria. La speranza di tutta la città è che le quasi tre settimane intercorse dall’ultimo incontro fossero sufficienti per risolvere tutti i problemi e presentare l’offerta giusta. Così non è stato.
Stavolta l’asta è andata completamente deserta. Scatenando le proteste dei tifosi. E l’appello dei giocatori. A poche ore dall’esito dell’incontro in tribunale, i calciatori biancorossi hanno pubblicato su Facebook (tramite il profilo di Daniele Sciaudone) una foto di gruppo che li ritrae con dei cartelli da “grandi saldi”. “Help! Comprateci”, “Outlet”, “Sottocosto”, si legge su pezzi di cartone. “Saldi: solo due milioni”, spiega un’altra scritta. “Qualcuno ci vuole?”, chiede il terzino Marco Calderoni. Il futuro della società è sempre più cupo, ma loro continuano a crederci. Come dimostrano ogni domenica sul campo, con una serie incredibile di prestazioni che ha portato la squadra a ridosso della zona playoff, nonostante quattro punti di penalizzazione in classifica e una situazione finanziaria disperata. In bilico tra il sogno proibito della Serie A e l’incubo del fallimento, squadra e tifosi già pensano al prossimo 20 maggio, quando andrà in scena la terza asta. La base d’offerta scenderà ancora a due milioni di euro. Un prezzo davvero di favore. Del resto, nella Curva Nord del San Nicola esisteva ed esiste ancora un famoso coro: “Comprala, la Bari è in vendita, e non la credere irraggiungibile”, recita, sulle note della nota hit di Viola Valentino. Oggi è più che mai d’attualità.