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Scontri Coppa Italia, striscione pro De Santis durante Roma-Juve: aperta un’inchiesta

Il giudice sportivo ha inflitto una multa di 50mila euro alla squadra giallorossa. All'Olimpico erano state esposte le scritte "Forza Daniele" e "Dajè Daniè", in riferimento all'ultrà accusato di aver sparato al tifoso napoletano Esposito

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sugli striscioni esposti ieri (11 maggio) allo stadio Olimpico durante Roma-Juventus. Tra le scritte che erano state notate nella curva giallorossa anche “Forza Daniele“, che è in riferimento a Daniele De Santis, l’ultrà accusato di aver sparato contro il tifoso del Napoli Ciro Esposito (riducendolo quasi in fin di vita) e quindi aver dato il via alle tensioni durate ore prima, durante e dopo la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.

Per gli striscioni e per i cori (“Vesuvio lavali col fuoco”) contro i napoletani il giudice sportivo ha inflitto una multa di 50mila euro alla squadra giallorossa. La Roma paga anche il lancio di numerosi petardi, bengala e fumogeni in campo ed il lancio di un petardo al termine della gara nel settore occupato dai tifosi della Juventus.

Il pm Eugenio Albamonte, al quale è affidata l’indagine sugli scontri prima della finale di Coppa Italia, ha chiesto alla Digos di indagare per individuare gli autori delle scritte e della loro esposizione. Durante Roma-Juve, intorno alla mezz’ora del primo tempo, si erano levati anche cori di discriminazione territoriale contro i napoletani. Per pochi attimi sono stati esposti anche due striscioni con la scritta “Forza Daniele” in curva sud e “Daje Danié” in curva nord che, presumibilmente, si riferiscono proprio a De Santis. Anche nel secondo tempo dalla Curva Sud sono partiti cori contro i napoletani ed è stato esposto uno striscione con la scritta “Napoletano infame“.