Polemiche per la revisione del regolamento che escludeva la storica piazza da quelle utilizzabili per i comizi elettorali. La candidata civica Scaletti annuncia battaglia: "Chiederemo di usarla anche noi"
Tornerà nella città che lo ha lanciato alla ribalta nazionale. Tornerà appositamente per chiudere la campagna elettorale del delfino che, fiorentini permettendo, ha indicato come suo successore alla carica di sindaco: Dario Nardella. Il 23 maggio Matteo Renzi arriverà a Firenze. E il comizio finale potrà svolgersi in piazza Signoria, sede storica del potere cittadino, riaperta appositamente alle manifestazioni elettorali da una delibera approvata dalla giunta comunale (guidata proprio dal reggente Dario Nardella) in una riunione straordinaria avvenuta oggi. La piazza, finora inclusa in una “black list” di siti storici da preservare dalla propaganda elettorale, viene dunque resa di nuovo utilizzabile in concomitanza con l’arrivo del premier. Una scelta che, in una campagna condita finora da pochi sussulti, ha suscitato un vespaio di polemiche fra gli avversari della coalizione che ruota intorno al Partito Democratico.
Il provvedimento è stato approvato dopo una riunione in cui tutti i rappresentanti di lista hanno sottoscritto una modifica all’accordo per la propaganda, che prevede l’inclusione straordinaria di piazza della Signoria fra i luoghi utilizzabili nell’ultima settimana prima del voto. Una pratica che formalmente libererebbe il campo dalle polemiche, se non fosse che il Partito Democratico ha presentato una formale richiesta per ottenere la piazza già il 6 maggio, tre giorni prima della firma di questo accordo. Come se il piano da mettere in pratica fosse già disegnato.
Le altre liste, che si sentono raggirate, annunciano battaglia: molte minacciano di chiedere la piazza per lo stesso giorno nello stesso orario (dalle 21 alle 23). “Sono tranquillo – spiega il segretario cittadino del Pd Federico Gianassi – siamo stati i primi a presentarla e per questo non dovremmo avere problemi ad ottenerla”. Eppure il citato regolamento non prevede quale sia il criterio di assegnazione nel caso di più richieste presentate per comizi da tenersi in luoghi e date concomitanti. “Anche noi, una volta ratificata la deroga alla cosiddetta blacklist, intendiamo chiedere la disponibilità della piazza – attacca la candidata civica Cristina Scaletti – ci risulta che la regola del “chi primo arriva meglio alloggia” in questo contesto non valga. Già giorni fa pareva che Nardella avesse messo una caparra sull’area e che avesse maturato una sorta di “precedenza” rispetto agli altri candidati. Noi attendiamo che siano regolarmente concordate le modalità di assegnazione. Quando si parla di diversità di metodo…”.
“A nessuno interessava piazza Signoria prima di sapere che avremmo fatto questa iniziativa – replica Gianassi – lo trovo un comportamento scorretto. E poi oltre al Pd nessuno ha la forza di riempirla quella piazza, se non il Movimento 5 Stelle. Ma sarebbe come se io chiedessi di utilizzare piazza Santissima Annunziata per il 21 (occasione in cui è previsto il comizio di Beppe Grillo a Firenze)”. “Lasciamoli fare – commenta senza troppi giri di parole la candidata del Movimento 5 Stelle Miriam Amato – piazza della Signoria sarà un palco ideale per gli showman del 2014, vediamo se i fiorentini si sono stancati del marketing politico e vogliono riprendersi la gestione di questa città”.
A rincarare la dose ci pensa il candidato della sinistra Tommaso Grassi (Sel, Prc e lista civica): “Non è pensabile – dice – che piazza della Signoria, troppo spesso negata ad associazioni culturali e del territorio per manifestazioni ben più nobili di un comizio del Pd, sia sfruttata come spot elettorale. E’ assurdo che il candidato sindaco Nardella sia nella duplice veste di candidato del partito che la chiede e di concessore che la sdogana come vicesindaco reggente: il partito di Nardella chiede a Nardella di dare il via per un’iniziativa pro Nardella”. Nei giorni scorsi anche il candidato di Forza Italia Marco Stella aveva parlato di “ennesima conferma” che il Pd agisce “non per Firenze e i fiorentini ma solo per i propri interessi politici”.
Ma il candidato sindaco del Pd va avanti senza remore: dimostrazione ne è il fatto che proprio ieri, tramite la sua newsletter, ha invitato tutti i cittadini ad un “abbraccio collettivo”, che si svolgerà ancora una volta in piazza della Signoria sabato 17. Iniziativa “sanata” anch’essa dalla decisione presa ieri dalla giunta che presiede. E che non ha aiutato certo a placare le polemiche. Insomma la partita pare non concludersi qui. Perché a decidere con quali criteri assegnare la piazza toccherà ufficialmente all’ufficio per la propaganda elettorale, che ha convocato tutti i rappresentanti di lista per il prossimo 16 maggio.