Quando si parla di musica, anziché scrutare l’orizzonte guardatevi le spalle! Il futuro non esiste e semmai non foste d’accordo, valutate serenamente quanto sta uscendo qualitativamente parlando in questo periodo e, subito dopo, rituffatevi nei meandri infiniti della memoria; è proprio tra quelle pieghe che troverete un presente chiaro e rassicurante.

Talmente banale ribadirlo che conviene seguire il consiglio qui sopra, focalizzandosi magari su ciò che avvenne nella prima metà degli anni ’90. Almeno per una volta, poi, anziché guardare a quanto, succedeva “in giro”, ci si concentri su ciò che capitava in Italia: fu quello un periodo esaltante per il rock italiano.

Oggi, 13 maggio 2014 non è una data qualunque, segna, infatti, il ventennale dell’uscita di Catartica. I Marlene Kuntz pubblicarono allora un disco che avrebbe segnato inesorabilmente la loro esistenza, ma soprattutto le sorti di una generazione che, di fatto, percepiva quanto di buono in Italia stava succedendo.

Il disco dei Marlene fu pubblicato dall’etichetta discografica Consorzio Produttori Indipendenti. Avete presente la premiata ditta Ferretti & Zamboni? A tal proposito, il 2014 è il ventennale anche di Kö de Mondo, anch’esso disco epocale. Si diceva che quelli cresciuti in quegli anni dovrebbero ringraziare. Ciò che fece Il Consorzio, resta ancora oggi fonte musicale alla quale attingere nei momenti di sconforto. Oltre al progetto annesso ai C.S.I, il duo produsse gente come Ustmamò, Yo Yo Mundi, Santo Niente, Andrea Chimenti, Marco Parente, Ulan Bator, Miraspinosa … furono molti di più naturalmente, bastino questi per intuire quanto allora esistesse realmente un vero e proprio fermento capace di emanciparsi dal piattume imperante. Ma la cosa per cui bisognerebbe soprattutto ringraziarli non sta tanto nell’aver segnato le sorti di quel periodo, quanto per aver educato “chi cresceva” al piacere di scoprire la musica, alla goduria di andare ad ascoltare concerti. Un rituale che non si dimentica e che anzi, ancora oggi si rinnova. E quindi, grazie!

Possono forse dire la medesima cosa coloro ritrovatisi ventenni qualche lustro dopo? Senza timore di esser smentiti, la risposta è senza dubbio negativa. Ma questa è un’altra storia.

Il solito dj qualunque crede che quelli della sua generazione “abbiano vinto” ed è proprio per questo che scommette sul fatto che non saranno d’accordo sull’incipit di questo post.

 

9 canzoni 9 … nei meandri infiniti della memoria

Lato A

Sonica • Marlene Kuntz

A Tratti • C.S.I

Storia Breve • Santo Niente

Fièvre Hectique • Ulan Bator

Lato B

Canto del Vuoto • Ustmamò

Le Iene • Estasia

Fa Male • Mira Spinosa

Ti Ho Aspettato • Andrea Chimenti ft. David Sylvian

Oio • Marco Parente ft. Carmen Consoli

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

The Afterglow, nuovo album intimista

next
Articolo Successivo

Festival Maggio, Brunori Sas: “Suono a Parigi, difficile uscire dai confini italiani”

next