Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato contestato a Reggio Calabria, in occasione della sua visita in prefettura dove ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Striscioni e urla prima contro il ministro Lanzetta e poi contro il premier. “Come Berlusconi, anche lui ci prende il culo” – dice un sindacalista dell’Usb. “Caro Renzi – aggiunge al megafono – le 80 euro ficcatele dove sai tu”. Al suo arrivo, il presidente del Consiglio si è avvicinato ai lavoratori promettendo il suo impegno per la Calabria: “Vogliamo risposte prima delle elezioni. – così si rivolge un cittadino al premier – E questa non vuole essere una minaccia”. “Servono decreti legge per il lavoro, altrimenti diventiamo una massa di mafiosi per colpa di questi signori”  di Lucio Musolino

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