Marcello Dell’Utri sarà in Italia prossima settimana. A dirlo è il giudice Ahmad Al Ayubi, portavoce del ministero della Giustizia di Beirut per il caso dell’ex senatore del Pdl condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e latitante nello Stato del Vicino Oriente da oltre un mese. Ayubi ha precisato che il decreto di estradizione, già approvato dal ministro della Giustizia Ashraf Rifi, ha ottenuto il via libera del consiglio dei Ministri senza dibattito in quanto atto amministrativo. “Il primo ministro e il presidente della Repubblica – ha aggiunto il giudice – firmeranno a loro volta il decreto nei prossimi giorni e quindi il signor Dell’Utri sarà probabilmente in Italia giovedì”. A questo si aggiungono le informazioni raccolte in esclusiva dal fattoquotidiano.it dal ministro della Giustizia Ashraf Rifi mentre entrava nel palazzo del governo: “Oggi non si discuterà il caso dell’estradizione – ha detto – in quanto non è questa la sede, perché si tratta di un decreto che non ha bisogno dell’approvazione del consiglio dei ministri”. La decisione dell’esecutivo, infatti, “è in linea con quella assunta dal procuratore generale di cassazione, Samir Hammud, cioè di acconsentire alla richiesta di estradizione di Dell’Utri”. Lunedì, ha chiarito, inizieranno le procedure che consistono nella firma del primo ministro Tamman Salam e del presidente della repubblica Michel Soleiman. Entro la prossima settimana saranno completate tutte le procedure per poi rimpatriare Dell’Utri. La decisione del Consiglio dei ministri era attesa per oggi, ma secondo la dichiarazione del ministro questo passaggio viene saltato in quanto superfluo. Tuttavia in via ufficiale il governo sembra rallentare. “Non c’è ancora una decisione ufficiale sull’estradizione di Marcello Dell’Utri – affermano dall’ufficio stampa della presidenza del Consiglio libanese durante la riunione dell’esecutivo – La decisione spetta al governo che è riunito in questo momento. Solo al termine della riunione si saprà ufficialmente quale decisione è stata presa”.
Ad ogni modo c’è già il commento di Silvio Berlusconi, altro fondatore di Forza Italia pregiudicato che ha appena concluso la sua seconda giornata di servizi sociali attraverso i quali sta espiando la pena. “E’ una cosa che non riesco a commentare – dice l’ex presidente del Consiglio a RaiNews24 – Dico solo che sono smentiti tutti coloro che pensavano che andasse lì per evadere e fare il latitante, perché essendo persona intelligente mai avrebbe scelto un paese che lo avrebbe estradato”.
Aggiornato dalla Redazione web