Ha confessato l’omicidio dei nonni e della zia Lorenzo Manavella. È stato lui a ucciderli nella loro casa a Santhià in provincia di Vercelli.
Questa mattina, verso le 11,30, dopo la segnalazione della badante, i carabinieri erano entrati nella villetta bifamiliare di via Marconi 14, in cui vivevano Tullio Manavella, 85 anni, ex direttore delle Poste della cittadina e sua moglie Pina Bono, 78 anni, casalinga, da tempo costretta sulla sedia a rotelle. Avevano trovato i loro corpi senza vita. L’omicidio a colpi a colpi di coltello o di punteruolo era avvenuto ieri sera. Sempre in casa, riverso su un letto avevano trovato il cadavere della figlia della coppia, Patrizia Manavella, 56 anni, bancaria.
Patrizia Manavella, riporta Vercelli Oggi, lunedì aveva denunciato un furto nella propria abitazione e si era temporaneamente trasferita nella casa in cui vivevano i genitori e il fratello Luca, che si trovava fuori città con la moglie per lavoro. L’allarme è stato dato alle 9 dalla badante.
I carabinieri da questa mattina cercavano il nipote delle vittime, Lorenzo Manavella, 25 anni, campione di volley, figlio dell’ex pallavolista Gianluca Manavella, che abita nell’alloggio a fianco. Il ragazzo si è consegnato alle forze dell’ordine dello scalo ferroviario di Venezia. Sui vestiti aveva tracce di sangue.
“Mi voglio costituire da voi e non a Vercelli – ha detto Lorenzo Manavella al posto di polizia della stazione di Venezia -. Sono io l’autore del triplice omicidio di Santhià”. Il ragazzo, è stato precisato, era in stato confusionale.
Increduli i vicini, che parlano di “famiglia tranquillissima”. La cittadinanza “è molto colpita da quanto è accaduto – commenta il sindaco di Santhià Angelo Cappuccio – attendiamo di capire cosa è successo”.