Muoversi dall’Europa al Brasile e, soprattutto, all’interno dell’enorme Paese sudamericano. Evitare le truffe per i biglietti delle gare mondiali. E capire quali documenti servono per non avere problemi durante la permanenza ‘verdeoro’. Perché vivere e spostarsi in Brasile non è semplicissimo. E tocca organizzarsi in anticipo.

Tutto il mondo, del resto, guarda all’immenso stato sudamericano: sono tantissimi i voli delle diverse compagnie aeree che collegano l’Italia al Brasile. Da Alitalia a Tap Portugal, da Klm ad Air France, da British Airways ad Aerolineas Argentinas, passando per Lufthansa: la tratta più gettonata è quella che unisce Roma a Rio de Janeiro. I prezzi, diversificando partenza e ritorno all’interno del periodo di gioco, variano da un minimo di 700 ad un massimo di 2.500 euro a/r. Il consiglio è quello utilizzare i tradizionali motori di ricerca (lastminute.com, Skyscanner, eDreams) per scegliere il volo, per poi prenotare sui siti ufficiali delle varie compagnie.

I collegamenti interni
Una volta acquistato il ticket per il Brasile, occorre organizzarsi per gli spostamenti interni: dal 15 al 23 giugno con la Gol, compagnia aerea brasiliana, è ancora possibile raggiungere Salvador da Rio con 65 euro circa. Ma le tariffe promotional” sono in gran parte già terminate: così è anche possibile trovare voli nazionali a 500 euro, sola andata. L’Italia sarà impegnata, nella fase a gironi, a Manaus il 14 giugno, a Recife il 20, a Natal il 24. Un ipotetico itinerario: da Milano a Manaus (con doppio scalo, in una città europea in base alla compagnia scelta e a Rio de Janeiro o San Paolo) per il primo match con l’Inghilterra. Si parte da 700 euro (sola andata), facendo parecchia attenzione alla durata complessiva del volo (anche 46 ore di viaggio!!). Da lì serve prendere un altro aereo per Recife: la Tam offre un volo (sola andata) a 250 euro (quattro ore di viaggio). In “poltrona” per Italia-Costa Rica, quindi via verso Natal. Addio aereo: le due città costiere sono separate da 300 chilometri, percorribili con uno dei tanti autobus che le collegano. Ed ora tocca ad Italia-Uruguay.

Il passaporto e valuta
Per l’ingresso in Brasile occorre naturalmente il passaporto, con validità residua di almeno sei mesi. Non è necessario nient’altro: in caso di viaggi turistici il visto non viene richiesto. All’arrivo in aereoporto vi sarà applicato un timbro di entrata, che consente una permanenza massima nel paese per novanta giorni. La valuta corrente nello stato sudamericano è il Real brasiliano: un euro corrisponde a poco più di 3 reais (1 euro=3,04 reais). E viceversa: un Real equivale a 0,33 euro. Nella grandi città nessun problema per bancomat e carte di credito (con la Visa in pole, la più accettata).

Biglietti alle stelle
Per acquistare i ticket per gli incontri del Mondiale il canale ufficiale è quello Fifa: sul sito www.fifa.com/tickets, nell’apposita sezione “Ticketing” è possibile mettersi a caccia del favoloso biglietto. In primis serve registrarsi, creando un proprio account. Per i tifosi non brasiliani sono tre le categorie di biglietti (dalla più costosa alla più “economica”): il match inaugurale è in vendita da 220 dollari (terza fascia), mentre per gli incontri della fase a gironi si parte da 90 per arrivare ai 175 dollari. Esiste poi la possibilità di acquistare dei mini-abbonamenti: per “stadio” (quattro partite) o per “squadra” (da tre partite in sù, in caso di passaggio dei vari turni). La finalissima: in vendita da 440 a 990 dollari. Inoltre in ogni città saranno presenti degli appositi botteghini per comprare il ticket (nel caso ce ne fossero ancora) direttamente sul posto.

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