Nella seconda giornata del suo tour elettorale in Emilia Romagna, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fa tappa a Forlì, e dal palco montato nel parco Urbano va subito all’attacco di Beppe Grillo, soprannominandolo Beppe-gufo. “Caro Beppe-gufo, non si fischia l’inno nazionale, noi vogliamo bene all’Italia, siamo italiani prima che democratici e noi l’inno lo portiamo nelle scuole. il tempo dei pagliacci è finito, bisogna mandare in Europa gente che non ci faccia vergognare. Tocca a gente seria, che vada a portare alta la bandiera tricolore e che non fischi l’inno nazionale”. Secondo il premier “se ce la fa il governo ce la fa l’Italia e se ce la fa l’Italia si dà speranza all’Europa”. In conclusione si ferma anche un su uno dei cavalli di battaglia dei Cinque stelle: il reddito di cittadinanza. Renzi lo definisce “elemosina di Stato”. “Parlano di reddito di cittadinanza? Gli italiani non chiedono l’elemosina di stato, chiedono di lavorare e per questo bisogna mettere le aziende in condizioni di assumere” di Giulia Zaccariello e David Marceddu
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