Cronaca

Wired next fest, tassisti in rivolta durante la presentazione di Uber

Un presidio di circa 350 persone ha contestato il nuovo servizio di auto a noleggio con conducente e il Comune di Milano. Dopo alcuni momenti di caos, tra lanci di uova e petardi, la presentazione è stata sospesa

Tassisti contro Uber, il servizio di auto a noleggio con conducente attivo da marzo 2013. La protesta durante la Wired Next Fest 2014, in corso questo weekend ai giardini Indro Montanelli di Milano. Tra striscioni in cui campeggiava la scritta “I tassisti siamo noi”, gli autisti si sono schierati contro Uber e contro il Comune di Milano che non ha ancora dato una risposta concreta alle loro richieste di chiusura del servizio che, dicono, non rispetterebbe le norme sul noleggio. Già prima dell’inizio dell’evento il clima si è surriscaldato, con i tassisti che hanno iniziato a tirare petardi contro il palco, tanto da portare la polizia in tenuta anti-sommossa a presidiare la zona.

Per la presentazione di Uber era presente anche l’assessore ai trasporti Pierfrancesco Maran; la richiesta lanciata a lui e al Comune è stata chiara: “Chiudere immediatamente l’applicazione di noleggio con conducente, altrimenti nei prossimi giorni potremmo decidere di attuare dei fermi del servizio”. Maran, una volta salito sul palco ha provato a placare le loro proteste: “Non possiamo chiudere l’applicazione, serve un meccanismo per regolare e capire chi rispetta o meno le regole. Il Comune darà sanzioni, come ha sempre fatto, ai singoli conducenti”. La risposta non sembra aver convinto i tassisti, che nel corso del suo intervento lo hanno più volte interrotto al grido di “buffone”. 

Il risentimento dei tassisti nasce dal fatto che Uber permette a chiunque si trovi a Milano di prenotare una berlina con conducente attraverso una app sul cellulare, a prezzi di poco superiori rispetto a quelli di un classico taxi. Fin dalla sua fondazione Uber aveva scatenato le polemiche dei tassisti, secondo cui il servizio infrangeva la legge quadro sul tema. 

La protesta è poi degenerata quando ha preso la parola la general manager di Uber Italia, Benedetta Arese Lucini, che è stata colpita dalle uova lanciate dai tassisti. Dopo alcuni minuti di confronto tra gli organizzatori dell’evento e il comitato sindacale, la presentazione è stata sospesa. Il gruppo di tassisti si è poi spostato verso la stazione Centrale di Milano, dove una parte di loro ha messo in atto una sospensione temporanea del servizio, assicurando le corse soltanto per anziani, donne incinte e portatori di handicap.