Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio Lombardia a una settimana dalle elezioni, sferra un attacco frontale al leader del Movimento 5 Stelle, dato dai sondaggi come secondo partito italiano dopo il Pd. "Grillo è un pericolo assoluto per il nostro Paese, lui dice che vuole distruggere tutto. Via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, i partiti e la democrazia. Il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio"
“Grillo è un pazzo. A me Grillo fa paura per questo vorrei spiegare agli italiani che votano Grillo che non votano un progetto politico, che non c’è, ma lo votano perché sono disperati, sono furiosi, sono inviperiti, sono incazzati”. Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio Lombardia una settimana dalle elezioni, sferra un attacco frontale al leader del Movimento 5 Stelle, dato dai sondaggi come secondo partito italiano dopo il Pd. “Grillo è un pericolo assoluto per il nostro Paese, lui dice che vuole distruggere tutto. Via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, i partiti e la democrazia. Il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio“.
“In Beppe Grillo vedo le caratteristiche dei leader più sanguinari della storia, da Robespierre a Stalin a Pol Pot. Quando Beppe Grillo dice di essere oltre Hitler io gli credo: è la verità. Dobbiamo prenderlo sul serio. Dobbiamo averne paura. È lo stesso Grillo che lo dice: vuole distruggere, fare processi sommari, affidare il governo ai delegati del web. Va preso sul serio. Dobbiamo averne paura”. Nel corso di una telefonata a un club di Forza Italia a Torino Berlusconi ha detto di avere recuperato, ieri sera, i discorsi elettorali di Hitler del 1932 e di non avere trovato grandi differenze rispetto ai comizi di Grillo.
Anche ieri l’ex Cavaliere aveva attaccato Grillo commentando le frasi del comizio del leader 5 Stelle a Torino. “Quando Hitler prese il potere, i rappresentanti delle maggiori famiglie ebree si riunirono a Berlino, e si divisero in due gruppi: gli ottimisti, che non davano peso alle sue parole, e i pessimisti, che invece lo temevano. Questi ultimi fuggirono in America e il 31 dicembre del 1933 festeggiarono il Capodanno negli Usa, gli ottimisti invece finirono nei campi di concentramento. Io credo negli insegnamenti della storia e noi abbiamo il dovere di reagire, come nel 1994”. In videoconferenza da Potenza per un’iniziativa elettorale a Potenza, l’ex premier aveva detto: “perché non credo di esagerare quando dico che ho paura di Grillo, e perché chiedo a tutti di convincere gli indecisi. Vedo in Grillo tutte le caratteristiche dei personaggi più sanguinari della storia. È un pericolo che non dobbiamo sottovalutare: lui vuole distruggere tutto, la mia non è una preoccupazione esagerata”. “Con Grillo vedo una situazione ancora più pericolosa del 1994 – aveva proseguito il leader – Dobbiamo reagire perché è in pericolo la libertà e lo dobbiamo fare con un grande sogno, come quello del 1994”.