“Credo che dovremmo abituarci a un linguaggio più serio. I morti di lupara bianca esigono rispetto e credo che la politica dovrebbe riprendere il significato delle parole. Può sembrare un fatto morale, ma citare Hitler, la peste rossa, la lupara bianca è un linguaggio che non è il nostro”. Così Matteo Renzi a Piazzapulita ha replicato alle affermazioni del leader dei Cinque stelle che ha “previsto” la sconfitta del premier e ha aggiunto che poi per lui sarà “lupara bianca” come nella mafia. “Anche se Beppe Grillo usa questi toni – ha affermato il presidente del Consiglio – io avverto il bisogno di cambiare il linguaggio”.
Intervenuto in serata a Napoli a una manifestazione elettorale in Piazza della Sanità, Renzi è tornato sull’argomento: “Guai a chi di noi insulta e a chi si lascia prendere dalle provocazioni”, i grillini “provocano perché hanno paura di noi”. Il premier ha ribadito che a “salvare” l’Italia non sarà “una sola persona. Sono venti anni che ci dicono che lo salva uno solo. Lo dobbiamo salvare tutti insieme”.
Nella stessa piazza in cui la scorsa settimana si è tenuto un comizio del leader del Movimento 5 Stelle, Renzi ha proseguito ribadendo che “se qualcuno a Napoli, come in Italia, va dicendo che noi in piazza non ci siamo, questa sera ha avuto la risposta”. Poi, rivolgendosi ai sostenitori del Pd, il premier, arrivato con il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha aggiunto, riferendosi a Grillo: “Non cedete mai alle provocazioni. Dobbiamo cambiare l’Italia”.
“Non mi preoccupa il risultato delle Europee – ha affermato il premier riguardo la prossima tornata elettorale – ma il fatto che l’Italia si fermi, si blocchi. Per cambiare l’Italia, non bisogna urlare, bisogna governare”, ha aggiunto con un chiaro riferimento a Beppe Grillo. “Il M5s l’altra volta”, alle politiche del 2013, “ha vinto rispetto al Pd“, ha detto Renzi. “Adesso il risultato va rovesciato, noi stiamo cercando di superare Grillo. Si parte da un risultato in cui è in vantaggio lui, che dovrebbe cercare di rimanere al primo posto”. In ogni caso il presidente del Consiglio ha dichiarato di non considerare le elezioni europee “un voto politico: considero un risultato positivo quello che mi consente di andare in Europa e dire che l’Italia è tornata, che non sta a guardare, che non si fa fare la morale da quei paesi che non rispettano le regole”.