Con gli occhi di Marcella. Non può che iniziare così la settima edizione di Divergenti, il festival internazionale di cinema trans organizzato dall’associazione M.I.T. (Movimento Identità Transessuale), con un omaggio a Marcella Di Folco. La storica attivista dei diritti civili in ambito Lgbtq, scomparsa nel 2010, con un passato nel cinema di Fellini e come consigliere comunale dei Verdi a Bologna, sarà la protagonista di un viaggio fotografico dentro il suo mondo e le sue battaglie, che sono poi quelle dei primi trent’anni del movimento che ha avuto il suo cuore pulsante proprio nel capoluogo felsineo. Divergenti comincia giovedì 22 maggio alle 19 presso la piazzetta Pasolini della Cineteca di Bologna, per poi svilupparsi tra incontri e proiezioni interamente dedicati alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza transessuale e transgender in Italia, fino a domenica 25 con la premiazione del miglior lungometraggio e cortometraggio narrativo e miglior documentario.
“Sulla questione trans si sa poco e si dice ancora male”, spiega la direttrice del MIT Porpora Marcasciano, dalle nuove spaziose stanze dell’associazione in via Polese 22 a Bologna, “però le cose cambiano e si trasformano, altrimenti non saremmo qui a presentare la settima edizione di un festival che ogni anno si allarga e comprende più iniziative. Per questo mi fa felice presentare un incontro che quest’anno va ad affiancare i film: Simposia “Oltre i bisturi i sogni, le storie, l’amore” – venerdì 23 e sabato 24 presso il circolo Costa di via Azzogardino – , dove saranno le persone trans e non i soliti relatori a raccontare il proprio mondo e il proprio immaginario”. In Italia si stima siano circa 50mila le persone transessuali, di cui il 70% sono MtF (male to female) e il 30% FtM (Female to Male). Per il cambio di sesso e documenti i trans devono attraversare ancora con fatica la procedura burocratica e medica, in quanto la transessualità è ancora considerata una malatti psichiatrica e classificata come “disforia di genere”.
Il piatto forte di Divergenti rimane comunque la selezione di titoli cinematografici a tematica trans rigorosamente proiettati al Cinema Lumiere dal 22 al 25 maggio. Tra questi, direttamente dal gradino più alto dell’ultimo Torino Film Festival, I Fantasmi di San Berillo, documentario diretto da Edoardo Morabito. Un buco nero al centro della città di Catania: San Berillo è il quartiere trasferito a forza tra il ’57 e il ‘58, anno della legge Merlin, fuori dalla città dopo una speculazione edilizia durata secoli e uno sventramento urbanistico che ancora oggi lascia evidenti tracce urbane. Holly è una delle prostitute rimaste tra calcinacci e fili penzolanti in attesa degli ultimi sporadici clienti. E da qui parte il racconto di uno spazio distrutto ma ancora vivo tra mito e cultura popolare, tra l’inquadratura in campo lungo del vicolo meridionale da tg e la continuata attività delle case chiuse. Sempre per il concorso si segnalano i doc sulle coppie trans: Fuoristrada di Elisa Amoruso e Lei è mio marito di Annamaria Gallone e Gaia Aura Bartolini. Il primo con protagonista il meccanico di rally Pino, che ora si chiama Beatrice, e la sua compagna Marianna; l’altro con interprete principale l’affermato avvocato veneto Alessandro Gracis che una mattina si presenta in tribunale con parrucca bionda e minigonna, e la compagna Roberta che decide di stargli accanto nonostante il ‘cambio’ di sesso. Dall’Australia in anteprima italiana e con presente la regista, “52 Tuesdays” di Sophie Hyde, sorta di esperimento stilistico alla Boyhood di Richard Linklater con le riprese effettuate per un anno solo di martedì e la macchina da presa che segue il 16enne Billie alle prese con un’inattesa trasformazione di genere della propria madre.