“Io sono molto preoccupato, in quanto il personaggio Beppe Grillo si è ormai appalesato con tutto il suo delirio e la sua cattiveria. Se lui dovesse arrivare, Dio non voglia, ad assumere il potere, chissà cosa succederà”. E’ il nuovo attacco di Silvio Berlusconi al leader del M5S, durante la trasmissione “Bersaglio mobile”, su La7. Incalzato dalle domande di Enrico Mentana, il Cavaliere ribadisce il paragone dell’ex comico genovese con Hitler, si dichiara contrario al Fiscal Compact (“lo votammo perché in caso contrario sarebbe caduto il governo”), rivendica i meriti del suo mandato: “Tanti cittadini oggi vedono nel M5S l’unica possibilità per una protesta, perché sono delusi da questi politici”. “Anche lei è nel novero di questi politici”, osserva Mentana. “No, io no” – ribatte Berlusconi – “Vorrei ricordare che un gruppo non certo di centrodestra ha giudicato il governo da me presieduto dal 2008 al 2011 il miglior governo in assoluto della storia della Repubblica”. Poi ironizza: “Se posso coniare uno slogan per il Pd alle europee, dico: ‘vota Pd e ti becchi Schulz’. Bisogna votare per FI, é l’unico movimento che potrà difendere in Europa l’interesse degli italiani. Se il M5S dovesse avere grande numero di parlamentari, nel Parlamento europeo sarebbero isolati e messi in un angolo. Qualcuno ha anche detto: “Dobbiamo ampliare i cessi”. Conosciamo questi signori, in un anno hanno solo sbraitato, non hanno combinato una sola cosa buona”. E aggiunge: “Renzi ha detto tante cose da campagna elettorale, ma il fatto di dire che io sono l’altra faccia della stessa medaglia di Grillo è fuori dalla realtà. Io chiedo ai cittadini italiani: dareste da amministrare i vostri risparmi a Renzi, che ha fatto solo politica e non ha mai lavorato, o a Grillo, che è quello che è, o a Berlusconi, che ha costruito un gruppo di 56mila persone partendo da zero e che ha governato 9 anni senza mai mettere mani nelle tasche degli italiani e facendo 40 riforme?”. Il leader di FI dà poi ragione a Putin nel caso Ucraina, puntualizzando: “Ho svolto una politica internazionale fantastica. Sono stato io a convincere Vladimir Putin a sentirsi potenza occidentale e ho scritto quasi tutto io, con le mie mani, il trattato tra la Russia e i Paesi occidentali”. Berlusconi afferma anche di aver dato un contributo “nella scrittura delle leggi elettorali e della Costituzione in Tunisia”. E si pronuncia anche sulla Libia e su Gheddafi, del quale ricorda la stima e l’affetto con un aneddoto. Su Mubarak, infine, rivela. “Io ero suo amico, veniva da me a fare le vacanze con la moglie e la famiglia”. “Non parli di Mubarak” – osserva ironicamente Mentana – “non parli della sua famiglia” di Gisella Ruccia
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