“Due minorenni palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano lo scorso 15 maggio. Un terzo giovane è stato colpito da un proiettile e attualmente si trova in condizioni gravi, ma stazionarie presso un opsedale in Cisgiordania. Ad aprire il fuoco contro i manifestanti sono state le guardie della prigione israeliana di Ofer”. L’accusa arriva dall’ong Defence for Children International che ha diffuso un filmato, ripreso da una telecamera di sicurezza, in cui si vede un gruppo di ragazzi tirare delle pietre. Poi, in due sequenze successive, si notano due ragazzi camminare e poi entrambi cadere a terra. Il primo sembra morire sul colpo. Il secondo, colpito alle spalle da un proiettile sparato da un cecchino israeliano, sopravviverà fino all’arrivo dei medici. Morirà più tardi in ospedale a Ramallah. La manifestazione era stata organizzata per commemorare il 66° anniversario della Nakba (in arabo catastrofe), così i palestinesi chiamano l’esodo degli arabi dalla Palestina storica, avvenuto nel 1948 dopo la fondazione dello stato d’Israele. Ma un portavoce militare di Israele nega l’accaduto: “Sono immagini manipolate, che non riflettono la realtà. Peraltro – dichiara – non siamo nemmeno in grado di stabilire con assoluta certezza che negli incidenti siano effettivamente morti due adolescenti”. Immagini Defence fo Children International di Cosimo Caridi