Il leader di Forza Italia è intervenuto dal Palazzo dei Congressi di Roma per incontrare i suoi sostenitori: "In vent'anni abbiamo subito quattro colpi di stato. In Italia non c'è più una vera democrazia"
“In vent’anni abbiamo subito quattro colpi di stato ma siamo ancora qui a batterci per la democrazia del nostro paese e per la nostra libertà”. Con queste parole Silvio Berlusconi ha aperto l’incontro con i suoi sostenitori al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma. Poi ha continuato: “Siamo tutti consapevoli di essere dentro a un sistema che non è più una vera democrazia. E’ un momento molto difficile, abbiamo una pressione fiscale altissima. Nessuno è sicuro dei propri diritti. Abbiamo alcune libertà che non ci sono più come quella di parlare al telefono, abbiamo a che fare con la possibilità che senza processo e senza prove si venga privati dalla libertà e si venga consegnati alle patrie galere”.
Ancora un attacco al governo Renzi: “La delusione è stata grande, questo governo si è esposto con 12 o 13 impegni, ma poi in un solo caso questi impegni si sono realizzati. L’esecutivo di Renzi è di sinistra ed è un governo che fa le stesse cose che ha sempre fatto la sinistra, ovvero l’aumento delle tasse sulla casa e l’aumento delle imposte sulle famiglie. Tutto questo attraverso una manovra elettorale che se l’avessimo fatta noi avrebbe portato la rivoluzione in Italia”, per questo, “eravamo, siamo e saremo all’opposizione“. Motivo per cui il voto di domenica “è un referendum su quello che è il nostro giudizio sul terzo governo non eletto dagli elettori”. Secondo Berlusconi “con questo governo non arriviamo al 2018, entro un anno e mezzo ci saranno nuove elezioni”. Per questo “Quando torneremo a vincere assumiamo l’impegno ad abolire l’Imu”.
Durante l’incontro l’ex presidente del Consiglio ha ironizzato: “Qualcuno mi ha fatto il segno delle manette: immagino che il tempo sia volato via. Come sapete devo scappare: se per le 11 i carabinieri non mi trovano ad Arcore, mi portano a San Vittore”.