Domenica si vota per spostare in una direzione o in un’altra l’asse della politica europea. Non dimentichiamolo. Non è una votazione per dare un premio di maggioranza – che non c’è a livello europeo e in questo caso neanche nazionale – non è una votazione che fa vincere il partito che arriva primo. So bene che ci sono i significati simbolici, sentimentali, di test nazionale etc del risultato ma di fatto (conteranno anche i fatti, talvolta…) non è vero che vince chi arriva primo o chi migliora di più rispetto alle politiche. Vincono le forze che creano un maggiore campo di attrazione e di condizionamento per la prossima Commissione Europea, a partire ovviamente dall’elezione del Presidente. La lista Altra Europa con Tsipras andrà a rafforzare l’area rosso verde che può allearsi coi socialdemocratici salvandoli dall’abbraccio immobilista coi “popolari ” (democristiani e affini). Viceversa sia il voto al Pd sia il voto a 5 stelle rischiano di rafforzare l’arroccamento delle grandi intese tra i soliti partitoni. Il primo perchè alle grandi intese è assai disponibile, il secondo perchè è contrario a qualsiasi alleanza, il che, a livello europeo come e più che in Italia, spinge solo gli altri ad allearsi. La nuova sinistra radicale di Tsipras e i Verdi Europei (questi ultimi però in Italia non hanno la minima possibilità con la dispersiva e improvvisata lista Green Italia) se avranno un buon risultato potranno appoggiare – ma anche condizionare – il socialdemocratico Schulz a liberarsi dalla Merkel. Viceversa faranno una chiara e coerente battaglia per la svolta sociale ed ecologica contro le politiche della Troika.
Quelli che ho cercato di esporre sono concetti troppo difficili? Dobbiamo rassegnarci a una bambinesca nuova versione del gioco della torre per cui le europee in Italia si ridurrebbero a scegliere tra Berlusconi Grillo e Renzi? ( il gioco della torre nuovo sarebbe che ne devi buttare giù due e tenere su uno. In realtà, se proprio dobbiamo metterci a sto livello, li puoi buttar giù tutti e tre votando Altra Europa con Tsipras, e tener su tutti e tre se a votare non ci vai proprio). Le ultime ore sono utili per chiedere a chiunque di ragionare per più di un minuto, usando se possibile il cervello e la rete. (anche per usare le tanto desiderate preferenze. Consiglio di andare a vedere attività ed esperienze di Domenico Finiguerra, per dirne uno.)
Non nego che ci siano conseguenze anche nella politica interna italiana. Ma non vanno sopravalutate. Capisco che la manìa del momento sia il duello Pd – 5 Stelle. Ma ho l’impressone che, anche se a molti a sembrerà strano, più crescono Pd e 5 stelle, o uno solo dei due, e più si rafforza l’asse di governo Renzi Alfano. L’unico scompigliamento potrebbe venire da un successo dell’ Altra Europa con Tsipras.