Piazza Signoria a Firenze riapre alle manifestazioni elettorali ed è subito caos. Oggi, a creare scompiglio, è stato il leader della Lega Nord Matteo Salvini, impegnato nel tour elettorale in Toscana. il segretario del Carroccio, che alle europee sostiene come candidata alla presidenza della Commissione europea la numero uno del partito francese di estrema destra Front National Marine Le Pen, si è presentato nella storica piazza fiorentina in camper (come ieri aveva fatto Beppe Grillo) insieme al suo staff. Munito di elmetto da lavoro si è recato intorno ai monumenti simbolo della città – la copia del David di Michelangelo, la fontana del Nettuno e la Loggia dei Lanzi, tutti intorno a Palazzo Vecchio, sede del potere cittadino – appoggiandovi sopra dei cartelli gialli con scritta nera “Svendesi causa euro”, violando la zona off limits imposta per la sicurezza. Prima Salvini e i suoi hanno appoggiato il cartello alla statua equestre di Cosimo de’ Medici, in mezzo alla piazza, poi si sono recati proprio sotto Palazzo Vecchio per delimitare con un nastro bianco e rosso la zona intorno alla copia del David. A quel punto Salvini ha messo il cartello “Svendesi” anche davanti alla celebre statua il cui pezzo originale si trova alla Galleria dell’Accademia di Firenze.
Increduli, gli agenti della polizia municipale fiorentina si sono in un primo momento avvicinati al leader della Lega per impedirgli di agire. Quasi subito, però, sono stati fermati dagli uomini della Questura che, per evitare tensioni, hanno lasciato che Salvini transennasse con il nastro prima il David e poi la fontana del Biancone. Una decisione che comunque gli costerà una multa da 160 euro per la violazione commessa.
“All’Italia – ha detto Salvini – non rimane che vendere i monumenti per pagare i debiti per colpa dell’euro, dobbiamo ringraziare la Merkel”. “Questo lo vendiamo ai cinesi, quello agli arabi, quello ai tedeschi – ha aggiunto il segretario leghista indicando i vari tesori della città – E noi italiani andiamo tutti a fare un lavoro a quattro euro all’ora in un call center, o da McDonald’s, o in un centro commerciale”.
Numerose polemiche erano nate a seguito di alcuni episodi di intemperanza che avevano provocato danni ad alcune statue, avevano riguardato la necessità di mettere in sicurezza piazza Signoria e i suoi monumenti. Proprio da qui era scaturita la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere la piazza per le manifestazioni di ogni genere. Una scelta revocata nei giorni scorsi dopo la richiesta del Partito democratico di riaprirla per l’ultima settimana e consentire cosi’ lo svolgimento della chiusura della campagna elettorale di Matteo Renzi, prevista per domani. Un comizio che si svolgera’ in un clima teso, e che Salvini oggi ha contribuito a scaldare: “Oggi in piazza Signoria c’e’ Matteo – ha concluso Salvini – ma non quel Matteo li’ (Renzi ndr): lui probabilmente avrebbe voluto esserci anche adesso, lui e’ onnipresente”.