Gentile ministro Giannini, apprezzo il suo coraggio di voler provare ad affrontare il problema di come selezionare i ragazzi più idonei e maggiormente motivati per accedere alle facoltà a numero chiuso come Medicina.
Il problema degli ultimi dieci anni era che in due ore i ragazzi, tramite un quiz a risposta multipla, venivano selezionati. Questa metodica porta alcuni svantaggi: 1. Se quel giorno il ragazzo è malato perde la sua possibilità, 2. I quiz, troppo spesso, sono cervellotici e non selezionano veramente i più preparati, affrontano diverse materie senza però una definizione chiara del programma o un testo di riferimento. Le domande di cultura generale sono simili ai quiz della settimana enigmistica o delle sotto-specie test d’intelligenza.
Emerge dalla cronaca dei giornali che lei sta pensando di consentire l’accesso a tutti per poi attuare una selezione alla fine del primo anno. Anche questa scelta ha però numerosi svantaggi che, a mio avviso, superano abbondantemente quelli del precedente metodo: 1. In una facoltà di Medicina media come a Modena si iscriverebbero 800 ragazzi per poi accedere solo in 100 al secondo anno; quindi per 700 ragazzi, oltre la delusione di non poter seguire la propria inclinazione, ci sarebbe il danno di aver perso denaro e un anno in studi, 2. Le strutture accademiche non sono pronte ad accogliere 800 ragazzi del primo anno, le lezioni sarebbero una bolgia; 3. La responsabilità della selezione ricadrebbe sui 6 professori del primo anno che, più o meno a parità di preparazione, con un 28 un 29 o un 30 selezionerebbero i ragazzi, ciò porterebbe a numerosi problemi come quello di essere accusati di nepotismo (se all’esame c’è il figlio dell’amico o del vicino di casa) o addirittura di corruzione.
Mi sembra evidente che, fermo restante la necessità di avere un numero programmato di accessi come richiesto da regole europee e dalla ragionevole idea di non far fare un percorso lungo e defatigante per troppi ragazzi che poi sarebbero inevitabilmente disoccupati, sia difficile trovare il sistema migliore in quanto tutte le metodiche hanno pregi e difetti. Partiamo dall’accettare l’idea che il sistema perfetto non esiste ma che occorre ricercare quello meno imperfetto.
Provo a sottoporre alcuni suggerimenti/proposte alla valutazione dei lettori.