Sarebbero dovuti arrivare dopo le elezioni Europee, ma per i dipendenti pubblici l’aumento in busta paga è comparso con i cedolini del 23 maggio. La notizia è cominciata a circolare sui social network tra Tweet e messaggi su Facebook. La misura decisa con il decreto Irpef sarà effettiva nelle buste paga di fine mese. “Adesso arrivano i cedolini”, ha commentato Matteo Renzi ad Agorà, “e uno si rende conto che la promessa è stata mantenuta”. Il decreto “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” ha stabilito che i lavoratori dipendenti con redditi annui compresi tra 8mila e 24mila euro lordi, riceveranno mensilmente 80 euro. Non rientrano tra i beneficiari gli incapienti (cioè chi non paga Irpef perché le detrazioni superano il dovuto) e i redditi sopra i 26mila euro. Tra 24 a 26mila euro il bonus decresce fino a zero. Renzi ha poi aggiunto: “Dal 2015 i pensionati saranno dentro la stessa misura” prevista nel decreto Irpef “80 euro”, da concretizzare in “80 giorni”.

Festeggia il Partito democratico che nell’ultimo giorno di campagna elettorale cerca di approfittare della buona pubblicità. Il responsabile comunicazione del Pd, Francesco Nicodemo su Twitter riporta un commento che avrebbe sentito sulla metro di Roma.

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