Il portavoce del M5S ha detto ai giornalisti che lo aspettavano al seggio di Genova Sant'Ilario di "puntare a vincere e conquistare anche Piemonte e Abruzzo". Non si è lanciato in pronostici, ma si è soffermato sulla figura di Berlinguer: "La questione morale la stiamo portano avanti noi"
“L’obiettivo è vincere e fare qualcosina in più del Pd“. Sono queste le parole che Beppe Grillo ha pronunciato davanti ai giornalisti che lo attendevano all’entrata del seggio elettorale, allestito nell’istituto professionale Marsano di Genova Sant’Ilario. Il leader del Movimento Cinque Stelle, violando il silenzio elettorale, non ha voluto fare previsioni sui risultati delle elezioni Europee: “Le cose possono essere tutto il contrario di tutto. Non si riesce a capire”. E ha preferito rispondere con una battuta: “Intanto prepariamo i malox o per noi o per gli altri”. “Vediamo un po’ per chi è – ha aggiunto sorridente – il movimento politico invece di tirare monetine tirerà malox. Vediamo se ce li tiriamo da soli o no”. Ha sottolineato, comunque, che “i sondaggi sono lì lì”.
All’uscita del seggio, Grillo ha lasciato un commento anche sul voto regionale: “Ci conto a conquistare Abruzzo o Piemonte. Ci conto perché abbiamo ottimi candidati e ottime probabilità di vincere”. Poi il comico genovese è tornato a parlare di questione morale, soffermandosi sulla figura di Enrico Berlinguer: “La questione morale la stiamo portando avanti noi del Movimento 5 Stelle. Questa è una bellissima cosa e lo ha riconosciuto l’avvocato di Berlinguer”. “Ci ha scritto una bellissima lettera – ha concluso – dicendo che noi siamo la continuità con la questione morale dell’ex segretario del Pci”.
Grillo, infine, ha commentato la campagna elettorale del M5S: “E’ stata bellissima, a Roma sembravano Comunione e Liberazione, tutti a piangere, tutti commossi, cose che non si pensava nemmeno fosse possibile immaginare. Hanno parlato di cittadini con l’elmetto, di guerra, noi invece parlavamo di amore. Il tono è stato giusto, non essere mai volgare ma nelle piazze gridi. Anche Renzi gridava vinciamo noi, con le corde del collo ingrossate. La piazza ti porta un po’ a gridare”.
Il portavoce dei Cinque Stelle è arrivato al seggio in motorino e in compagnia della moglie Parvin Tadjik ed è stato “circondato” dai giornalisti. Voltandosi verso la compagna, ha scherzato: “Non rispondere, se no ti appelli al quinto emendamento in base al quale tutte le cose che dici possono essere usate tutte contro di me”. La signora Grillo sottovoce afferma “non parlo” mentre Grillo ha proseguito: “Già in casa mi prendete per il culo tutti, quindi adesso un po’ di contegno”.