D'Alfonso e Chiamparino neopresidenti delle due regioni. Eletti sindaci democratici a Firenze - dove Nardella sfiora il 60 per cento dei voti - Ferrara, Perugia e Pesaro. Prato passa al centrosinistra. Ballottaggi a Livorno, Cremona e Padova, dove i dem sfidano la Lega. M5s terzo partito dietro a Forza Italia. Pizzarotti: "E' sconfitta nazionale, non di Parma". De Mita eletto sindaco di Nusco a 86 anni
“I piemontesi saranno con me e cercherò di essere il loro sindaco”. Con queste parole Sergio Chiamparino esprime la sua soddisfazione per l’elezione a governatore della Regione Piemonte. Il candidato del centrosinistra ed ex sindaco Pd di Torino ha raggiunto il 47,1% dei voti, staccando di oltre 25 punti il candidato di centrodestra. Ancor più lontano il Movimento 5 Stelle con Davide Bono, che si ferma a poco più del 20 per cento. Il Pd prende anche l’Abruzzo, dove Luciano D’Alfonso (46,2%) supera il presidente uscente di centrodestra Gianni Chiodi (29,3%). Il Partito democratico, che alle europee ha stravinto e doppiato il Movimento di Grillo, fa il pieno di voti anche alle regionali e alle comunali.
di Cosimo Caridi
Gli scrutini sono iniziati dalle Regionali per il rinnovo del Consiglio e l’elezione del presidente della Giunta di Piemonte e Abruzzo. Poi sono seguiti gli spogli in oltre 4mila Comuni al voto tra cui 27 capoluoghi di provincia (Biella, Verbania, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì). Bari e Firenze erano le città più grandi chiamate a eleggere sindaco e Consiglio comunale: nel capoluogo pugliese per il post Michele Emiliano, i fiorentini per il successore di Matteo Renzi. L’affluenza alle urne è stata del 70,99%. Un dato in calo rispetto alla scorsa tornata elettorale, quando la partecipazione era stata del 76,44. Qui potete vedere i risultati aggiornati delle Comunali e delle regionali in Abruzzo e Piemonte.
Ballottaggi – In tutto sono quattordici i comuni che vanno al ballottaggio, nove al Pd e solo uno (Ascoli Piceno) a Forza italia. Torneranno alle urne tra due settimane Padova, Foggia, Potenza, Perugia, Bari, Terni, Livorno, Bergamo – dove al secondo turno la sfida è fra il sindaco uscente di centrodestra e il candidato del centrosinistra, Giorgio Gori –, Cremona, Pavia, Biella, Vercelli, Verbania e Civitavecchia. Il Pd si è invece già affermato a Pesaro (Matteo Ricci con il 60,5%), Sassari (Nicola Sanna con il 65,3%), Firenze (fino a febbraio amministrata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dove ora il candidato Pd Dario Nardella ha raggiunto il 59,29%), Ferrara (Tiziano Tagliani con il 55,6%), Forlì (Davide Drei con il 54,85%), Reggio Emilia (Luca Vecchi con il 56,78%), Prato (Matteo Biffoni con il 58,52%) e Campobasso (Antonio Battista con il 61,37%). Forza Italia, invece, vince ad Ascoli Piceno, dove il candidato sindaco Guido Castelli, Forza Italia, si è affermato con il 58,9%. Eletto il sindaco di Tortolì, Massimo Cannas, della Lista civica-Obiettivo uno, che si aggiudica la poltrona di primo cittadino con 30,65% staccando di pochissimo il candidato di Lista Civica-Svolta Adesso Fabrizio Selenu con il 30,17%
A contendersi la carica di sindaco di Padova saranno il candidato sindaco del centrosinistra Ivo Rossi, che è al 33,55%, e il candidato del centrodestra, Massimo Bitonci, che è al 31,64%. A Foggia il testa a testa è tra il candidato del centrodestra Franco Landella con il 32,55% e il candidato Augusto Umberto Marasco con il 29,94%. Ballottaggio tra M5S e Pd a Livorno dove Marco Ruggeri, candidato del centrosinistra è al 40,25% seguito da Filippo Nogarin del Movimento 5 Stelle con il 19,12%, quando sono state scrutinate 141 sezioni su 172. Si va al ballottaggio anche a Bari; il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Decaro, infatti, si è fermato al 49,4%, seguito dal candidato del centrodestra Mimmo Di Paola con il 35,8%.
A Perugia si contenderanno la carica di primo cittadino il sindaco uscente Wladimiro Boccali del Partito Democratico, che si ferma 46,6%, e il candidato di centrodestra Andrea Romizi con il 26,4%. A Terni si profila un ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra anche se resta ancora l’incognita del Movimento 5 Stelle. Il sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo, candidato del Pd, infatti è al 48,28% mentre Paolo Crescimbeni del centrodestra è al 19,49% e Angelica Trenta del Movimento 5 Stelle al 18,01%. Ballottaggio tra Pd e Fratelli d’Italia a Potenza, dove il Pd con Luigi Petrone ha ottenuto il 47,8%. Fratelli d’Italia guadagna la seconda piazza con Dario De Luca al 16,8%. Scivola in terza posizione la lista civica Potenza Condivisa di Roberto Falotico al 14,6%. A Cremona il ballottaggio sarà tra il candidato del centrosinistra Galimberti Gianluca (45,8%) e il candidato del centrodestra Oreste Perri (33,3%). Si tornerà al voto anche a Pavia, dove a sfidarsi saranno Alessandro Cattaneo del centrodestra (46,97%) e Massimo Depaoli del centrosinistra (36,06%). A Bergamo terminato lo scrutinio di tutte le 109 sezioni Giorgio Gori, della coalizione di centrosinistra, ha ottenuto il 45,48%. Dovrà scontrarsi al secondo turno con Franco Tentorio, della coalizione di centrodestra, che ha ottenuto il 42,17%. Per Civitavecchia, invece, lo scontro sarà tra Pietro Tidei del Pd (26,62%) e Antonio Cozzolino del Movimento 5 Stelle (18,33%).
Tra le notizie di questa tornata elettorale, Ciriaco De Mita viene eletto a 86 anni sindaco di Nusco, Vittorio Sgarbi perde a Salemi col suo Partito della Rivoluzione e la sorella di Matteo Renzi diventa assessore a Castenaso, in provincia di Bologna. In alcuni comuni, tra cui Platì in provincia di Reggio Calabria – sciolto per mafia nel 2012-, non si è raggiunto il quorum e le elezioni sono state annullate.
CRONACA ORA PER ORA
21.37 – A Ceppo Morelli marito batte moglie e diventa sindaco
E’ stata una sfida tutta in famiglia quella che si è consumata a Ceppo Morelli, comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove marito e moglie si sono confrontati nella competizione per la conquista della poltrona di primo cittadino. A vincere Livio Tabachi, con 157 voti (il 73,02 percento) contro i 58 (per il 26,97 percento) della moglie Maida Forgia.
21.17 – Buonanno (Lega) rieletto sindaco a Borgosesia
Il leghista Gianluca Buonanno è sindaco al primo turno nel comune di Borgosesia (Vercelli). Buonanno, deputato-provocatore, noto per le sue intemperanze in Aula dalle manette esibite alla spigola sventolata in aula il primo aprile, passando per la bandiera dell’Ue strappata in diretta tv per poi usarla per soffiarsi il naso, ha ottenuto il 42,03% dei voti con la Lista civica-W la Valsesia.
21.00 – Centrosinistra a Scandicci oltre il 72 per cento
Risultato storico a Scandicci per Sandro Fallani a capo della coalizione del centrosinistra (Pd, Fare comune, Sel, Idv, Comunisti italiani, Psi) eletto sindaco con il 72,5%.
20.52 – Modena, Muzzarelli (Pd) in vantaggio
A Modena il candidato sindaco del centrosinistra Gian Carlo Muzzarelli ottiene il 50,16% dei voti. E’ quanto emerge dai dati del Viminale. Le sezioni scrutinate sono 111 su 187. Il candidato del M5S, Marco Bortolotti è al 16,53% mente Giuseppe Pellacani di centrodestra è fermo al 12,31%.
20.47 – Senza quorum due comuni campani: votazioni annullate
Ad Andretta (Avellino) ha votato il 39,6 per cento degli aventi diritto, a Celle di Bulgheria (Salerno) il 40,84. In entrambi i comuni era in corsa un solo candidato sindaco. Ora arriveranno i commissari straordinari.
20.28 – Elezioni, Pizzarotti: “E’ sconfitta nazionale, non di Parma”
“E’ una sconfitta a livello nazionale non certo di Parma. Si è perso in tutta Italia e lo ha ammesso anche Grillo. Non capisco perché siamo l’unico paese che su una elezione europea applichiamo dei corrispettivi locali”. Così il sindaco a 5 stelle di Parma, Federico Pizzarotti, ha commentato i risultati delle europee. A Parma il M5s si è fermato al 19,12%, dopo il 28,3% delle politiche 2013 e il 19,9% delle amministrative 2012 che valse il ballottaggio, poi vinto.
20.22 – Sindaco ucciso nel Varesotto, vince la sua lista
La lista civica di centrosinistra Cardano Vive ha ottenuto il maggior numero di preferenze alle elezioni comunali a Cardano al Campo, il paese in provincia di Varese dove lo scorso 2 luglio l’ex vicecomandante della polizia locale Giuseppe Pegoraro aveva fatto irruzione nel municipio ferendo a colpi pistola il sindaco, Laura Prati, morta dopo una ventina di giorni in ospedale. Si tratta della stessa lista che, alle scorse elezioni, aveva sostenuto la candidatura di Prati, presidente provinciale del Pd.
20.10 – Si profila ballottaggio a Livorno, Pavia, Padova e Cremona
A Livorno, il cui sindaco uscente è Alessandro Cosimi (centrosinistra), il candidato del Pd, Marco Ruggeri, quasi al 40% dei consensi, è inseguito dal candidato grillino, Filippo Nogarin, vicino al 20%.
A Padova, Ivo Rossi, centrosinistra, facente funzioni dal giugno 2013 dopo la nomina a ministro di Flavio Zanonato nel governo Letta, dovrà molto probabilmente andare al ballottaggio e vedersela con Massimo Bitonci, sfidante per Lega e Forza Italia. Ballottaggio probabile anche a Pavia, finora guidata da Alessandro Cattaneo (Forza Italia e Lega Nord) che a metà scrutinio non riesce a raggiungere il 50%. Lo sfidante, Massimo Depaoli (Pd, liste civiche, Idv), non arriva al 40%. Anche Cremona potrebbe andare al ballottaggio, ma sono state ancora scrutinate troppe poche sezioni: il sindaco uscente Oreste Perri (centrodestra) si è finora fermato al 33% circa dei consensi, superato dall’esponente di centrosinistra Gianluca Galimberti, che tuttavia non raggiungerebbe il 50%.
20.09 – Regionali Abruzzo, D’Alfonso (centrosinistra) batte Chiodi
“Metterò grande energia nei prossimi cinque anni, nei quali dedicherò guerra ai problemi dell’Abruzzo”. Ha esordito così Luciano D’Alfonso, arrivato al comitato elettorale da neopresidente della Regione Abruzzo, visto il distacco ormai incolmabile con il presidente uscente Gianni Chiodi.
20.07 – Vecchi vince a Reggio Emilia, succede a Delrio
Luca Vecchi (Pd) è il successore di Graziano Delrio come sindaco di Reggio Emilia: sostenuto dal centrosinistra ha infatti vinto con circa il 57% dei consensi. Il movimento 5 Stelle che candidava Norberto Vaccari ha superato, col 17% il centrodestra. Donatella Prampolini, sostenuta da Fi, Ncd e Fratelli d’Italia si è infatti fermata al 13%.
20.02 – Pesaro, sindaco Pd con oltre 60%
Quarant’anni, ex presidente della Provincia di Pesaro Urbino, orgogliosamente “nipote e figlio di emigranti”, Matteo Ricci, vice presidente nazionale del Pd, è il nuovo sindaco di Pesaro. Eletto con una maggioranza schiacciante: oltre il 60% a scrutinio già molto avanzato. Guida una coalizione che ha ‘polverizzato’ i consensi della candidata di Fi Maria Clara Muci e del candidato di M5S Fabrizio Pazzaglia, fermi fra il 17 e il 16%.
19.26 – Regione Abruzzo, scrutini al 44%: D’Alfonso oltre il 48 per cento
Con il 44% delle sezioni scrutinate (724 su 1642), il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Luciano D’Alfonso, è in testa con il 48,18% delle preferenze. Il presidente uscente, Giovanni Chiodi, candidato di Forza Italia, Fdi e Ncd, è fermo al 29,75. Sara Marcozzi del M5s è al 18,66%, mentre Maurizio Acerbo della lista ‘Un’altra Regione con Acerbò, sostenuta da Rifondazione comunista e Libertà e partecipazione, collegata alla lista Tsipras, è al 3,40%.
19.21 – Comune nel Pesarese, elezioni non valide
Tutto da rifare a Sant’Angelo in Vado, dove le elezioni non sono valide perché non è stato raggiunto il quorum dei votanti. E’ accaduto perché i cittadini non hanno accettato l’esclusione (per vizi formali) della lista Progetto Comune con il candidato Massimo Guerra, che aveva invitato i suoi sostenitori a votare scheda bianca per annullare le elezioni.
19.20 – Bergamo, si profila testa a testa tra Gori (Pd) e Tentorio (Fi). Tonfo della Lega
di Alessandro Madron
19.13 – Comunali, “plebiscito” per sindaco in provincia di Potenza
A San Chirico Nuovo, in provincia di Potenza, il sindaco uscente Vincenzo Baldassarre è stato rieletto per la terza volta con un voto plebiscitario lasciando all’avversario De Canio solo 27 voti. Baldassarre, medico, è sindaco dal 2004 del piccolo Comune lucano. Sui 952 votanti (59,13% degli aventi diritto) mancano all’appello 22 schede bianche e 93 nulle.
19.12 – Renzi: “Bentornato a casa, Chiamparino”
“Un abbraccio ai nuovi sindaci. Da collega conosco la bellezza di un mestiere così delicato. Bentornato a casa Sergio Chiamparino”. Lo scrive su Twitter il premier Matteo Renzi, che così festeggia i risultati delle amministrative. “#Italiariparte”, è l’hashtag che accompagna il messaggio.
Un abbraccio ai nuovi sindaci. Da collega conosco la bellezza di un mestiere così delicato. Bentornato a casa @SergioChiampa #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 26, 2014
19.00 – Veneto, per i referendari elezioni flop
Dura la realtà delle urne se siparte dai dati di un referendum online con presunti 2 milioni e 300mila voti. Il primo test elettorale per i separatisti veneti di ‘Plebiscito.eu’ è stato un piccolo flop: il loro candidato sindaco nel comune di Zero Branco (Treviso), Giannarciso Durigon, imprenditore 51enne alla guida della lista ‘Veneto Si”, si è fermato a 432 voti, il 6%, quarto fra i cinque contendenti. La lista appoggiata dai referendari ha ottenuto comunque l’elezione di un consigliere. La poltrona di primo cittadino l’ha conquistata il sindaco uscente, Mirko Feston, del centrosinistra, con il 64% delle preferenze.
18.53 – Mario Mantovani sconfitto ad Arconate
Mario Mantovani, vicepresidente della Regione Lombardia e assessore alla Salute, perde il ‘feudo’ di Arconate, il comune dell’Alto Milanese di cui è stato a lungo sindaco. E’ stato eletto primo cittadino, secondo i dati definitivi del Viminale, Andrea Colombo, della lista Cambiamo Arconate, con il 46,08% dei voti. Sconfitta Samanta Rellamonti in Mantovani, della lista civica L’Arconate Migliore, con il 41,79%, parente dell’assessore alla Salute. E’ arrivato terzo Pietro Augusto Bocca, della lista Nuovarconate, con il 12,12%.
18.50 – Maranello (Modena), eletto sindaco centrosinistra
Massimiliano Morini eletto col 55,2% dei voti
18.28 – A Bari si profila vittoria di misura per il centrosinistra
A Bari è in vantaggio col 50,1% Antonio Decaro (Pd, liste civiche, Idv, Sel e altri).
di Luigi Piepoli
18.28 – Reggio Emilia, Pd in testa
Nella città emiliana, dove il sindaco uscente è Ugo Ferrari, di centrosinistra, facente funzioni dopo le nomina di Graziano Delrio a ministro degli Affari Regionali nel governo Letta, prevale – mentre lo scrutinio è in corso – Luca Vecchi (Pd, liste civiche e Sel).
18.28 – Prato passa al centrosinistra
A Prato, dove il sindaco uscente è Roberto Cenni, del centrodestra, a scrutinio in corso, sta nettamente prevalendo Matteo Biffoni, sostenuto da Pd, liste civiche, comunisti italiani, Sel ed altri.
18.43 – Pesaro, a metà degli scrutini candidato Pd al 61%
A Pesaro si profila una ”vittoria schiacciante” del candidato sindaco Matteo Ricci, vice presidente nazionale del Pd, che a metà scrutinio – 50 sezioni su 103 – è al 61% dei consensi. Lo afferma il segretario cittadino del partito Daniele Vimini. “Massima cautela – dice Vimini – ma la tendenza è ormai chiara. Si rafforza il progetto di Pesaro città nazionale”.
18.36 – Firenze, Nardella: “Risultato bellissimo”
“Ce l’abbiamo messa tutta e il risultato sembra davvero bellissimo: un risultato forte, chiaro e netto”. Così Dario Nardella, candidato a sindaco di Firenze del Pd, quando i seggi scrutinati sono a Firenze 175 su 360 e la percentuale sembra ormai stabile tra il 59% e il 61% (59,62%). Arrivato a Palazzo Vecchio Nardella, che si appresta ad essere uno dei sindaci più votati della città (nel 1994 Mario Primicerio vinse con il 59,8%) non ha nascosto l’emozione di chi ha ottenuto “una straordinaria opportunità” ma anche “una grande responsabilità che i fiorentini ci consegnano. Cercherò – ha aggiunto – di essere all’altezza di questo consenso e di questa fiducia”. Ha inoltre dichiarato che presenterà la “Giunta entro una settimana”.
Video di David Marceddu
18.24 – Platì, niente quorum nel Comune sciolto per mafia
A Platì, in provincia di Reggio Calabria, non si è raggiunto il quorum per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale e si dovrà tornare a votare nella prossima tornata amministrativa. Alla consultazione hanno votato complessivamente 974 elettori sui 3.986 aventi diritto, raggiungendo la percentuale del 24,43%. L’unico candidato sindaco era Francesco Mittiga, a capo della lista civica Risveglio Popolare. Il 2 agosto 2013 il Consiglio dei ministri aveva prorogato di altri sei mesi il commissariamento del Consiglio comunale, sciolto per presunti condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
18.05 – Padova (49 sezioni su 206): Pd a 32,76%, Lega-Forza Italia a 31,85%
E’ in testa l’attuale sindaco reggente Ivo Rossi, candidato del Pd, con il 32,76%, nei confronti di Massimo Bitonci (Lega e Forza Italia) con il 31,85%. Seguono Francesco Fiore (Lista ambientalista Padova 2020) con il 10,30%, Maurizio Saia (centrodestra) con il 10,14% e Giuliano Altavilla (M5s) con il 9,26%.
17.55 – Comunali: a Firenze, Ferrara e Perugia si profila vittoria Pd
A Firenze le prime sezioni scrutinate (103 su 360) indicano una netta affermazione di Dario Nardella con il 59,90%. Nardella, centrosinistra, ha svolto il ruolo di facente funzioni dopo la nomina di Matteo Renzi a presidente del Consiglio. A Ferrara si profila la riconferma del sindaco uscente Tiziano Tagliani (centrosinistra), quando sono state scrutinate 40 sezioni su 159. A Perugia sono 21 su 159 le sezioni scrutinate per le comunali. In testa il sindaco uscente Wladimiro Boccali, Pd, con il 50,3% dei voti. Il candidato della Lega Nord Massimo Bitonci è invece in testa a Padova a conclusione dello spoglio dei voti di 22 sezioni su 206 per l’elezione del nuovo sindaco. Bitonci, capogruppo al Senato del Carroccio e a capo di una coalizione che raccoglie anche Forza Italia, ha una percentuale di consensi del 33,80%. Segue l’attuale sindaco reggente Ivo Rossi (Pd) con il 31,47%. Rossi è stato facente funzioni dal giugno 2013, dopo la nomina a ministro di Flavio Zanonato nel governo Letta.
17.51 – Fiesole, Pd sconfitto: sindaco di lista civica
A Fiesole Anna Ravoni, a capo di una lista civica, supera il candidato del Pd Andrea Cammelli. Ravoni ha ottenuto il 46,15% ed è risultata eletta, mentre Cammelli, candidato cuperliano che aveva vinto le primarie, si è fermato al 43%. Ravoni, lunga militanza nel Pci prima e nel Pd poi come scrive sul suo blog, ha scelto di dare vita ad una lista civica nel 2009 e dopo quattro anni in consiglio comunale ha scelto di candidarsi nuovamente con la lista ‘Cittadini per Fiesole’, superando così il candidato del Pd.
17.49 – Pisogne (Bergamo): il sindaco è di Fratelli d’Italia-An
A Pisogne, comune in provincia di Bergamo, il responsabile provinciale degli enti locali di Fdi, Diego Invernici, diventa sindaco. Lo annuncia in una nota Viviana Beccalossi, assessore regionale della Lombardia e dirigente di Fratelli d’Italia-An.
17.49 – Nusco, a 86 anni De Mita è sindaco
Lo spoglio è ancora in corso, ma Ciriaco De Mita è con certezza matematica il nuovo sindaco di Nusco, il paese dove è nato, in Alta Irpinia. L’ex presidente del Consiglio, classe 1928, con la sua lista Unione di Centro al momento viaggia con 2.100 contro le 600 di Rosanna Secchiano, ingegnere che guida la lista civica di centrosinistra ‘Nusco futurà. Circa 100 le schede bianche, 50 quelle ancora da scrutinare per l’ufficialità del risultato. Nel paese irpino hanno votato 2.903 elettori, il 49,6% aventi diritto. Sindaco a 86 anni, De Mita ha guidato una lista con sette uomini e cinque donne sotto il simbolo dello scudocrociato. Qui si era candidato a sindaco la prima volta, perdendo, nel 1956. Qui ci ha riprovato 58 anni dopo, e ha vinto. Tra gli uomini più potenti nell’Italia degli anni Ottanta, De Mita è stato presidente del Consiglio, segretario nazionale e poi presidente della Democrazia Cristiana, e quattro volte ministro. Deputato dal 1963 al 2008 ed eurodeputato dal 2009, dopo la Dc ha fatto parte del Partito Popolare Italiano e della Margherita e dal 2008 dell’Unione di Centro.
17.36 – Castenaso, la sorella di Renzi diventerà assessore
Benedetta Renzi, la sorella diMatteo, diventerà assessore comunale. Stefano Sermenghi, sindaco uscente di Castenaso, piccolo comune alle porte di Bologna, ha infatti conquistato il bis con il 76,55%, oltre tre voti su quattro. Prima delle elezioni Sermenghi aveva annunciato che, in caso di vittoria, avrebbe nominato assessore Benedetta Renzi che da anni vive con la famiglia proprio a Castenaso. Nei prossimi cinque anni si occuperà di welfare e scuola. “Mi metto in gioco, sperando di parlare della cose fatte e non di quello che sono”, aveva detto lei quando aveva accettato la proposta.
17.31 – Regione Piemonte (1098 sezioni su 4832): Chiamparino al 48,33%. Testa a testa M5s e centrodestra
Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte Sergio Chiamparino (Partito Democratico, Italia dei Valori, Scelta Civica, Chiamparino per il Piemonte , Moderati, Sinistra Ecologia Libertà) è al 48,33% seguito da Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia, Lega Nord, Lista Civica per il Piemonte-Pichetto, Destre Unite, Grande Sud Azzurri Italiani, Pensionati Pichetto, Verdi Verdi per Pichetto) al 21,33%. Al terzo posto Davide Bono (Movimento 5 Stelle) con il 21,06% in base ai dati affluiti al Viminale e relativi a 1098 sezioni scrutinate sulle 4832 totali. A seguire Guido Crosetto (Fratelli d’Italia-An) con il 5,01% ed Enrico Costa (Ncd-Udc) con l’2,96 e Mauro Filingeri, (l’Altro Piemonte a Sinistra) con 1,28%.
17.28 – Vittorio Sgarbi perde a Salemi
Si era ricandidato, da solo, con la lista del Partito della Rivoluzione. Lo scrutinio è ancora in corso, ma il vantaggio dell’avversario del Pd Domenico Venuti (sostenuto da tre liste) segna già una indicazione netta. “Non speravo – commenta Sgarbi – di poter perdere. Ringrazio i cittadini che mi hanno votato e soprattutto quelli che non mi hanno votato. Ringrazio in particolare Nino Scimemi, Giusy Asaro e Oliviero Toscani per l’aiuto che mi hanno dato. Provvedo a prendere atto che Salemi è stata cancellata dalla carta geografica e che verrà ricordata come una città scomparsa nella quale si può soltanto essere ‘Venutì”.
17.20 – Regione Abruzzo, Legnini: “Candidato centrosinistra sopra di 10 punti”
“I dati, che stanno affluendo concontinuità da mezz’ora, ci dicono che D’Alfonso è stabilmente sopra di 10 punti, se non più, nei confronti di Chiodi. Un risultato che ci aspettavamo”. Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, sui primi dati delle regionali in Abruzzo che danno in vantaggio il candidato del centrosinistra.
17.13 – Regione Piemonte (798 sezioni su 4.832): Chiamparino al 48,57%
Davide Bono (M5s) al 21,28, Fratin Gilberto (centrodestra) al 21,01.
16.54 – Basilicata, spoglio a rilento
Spoglio a rilento nella regione, dove si è votato nel capoluogo di regione Potenza e in 54 Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti e molti di essi con meno di mille abitanti. È stato ufficializzato solo il risultato di Guardia Perticara dove è stata eletto sindaco Angelo Mastronardi, della lista civica Un Comune per tutti, con il 43,96%. A Potenza è stata scrutinata solo una sezione speciale con 28 voti assegnati in tutto. In due Comuni non si è raggiunto il quorum dei votanti: Acerenza (32,16%) e Accettura (48,66%).
16.44 – Bari, scrutinate 10 sezioni su 345: De Caro (centrosinistra) oltre il 50%
Il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Decaro è al 50,59%, il suo avversario del centrodestra Domenico Di Paola è al 31,90%, il candidato dei grillini Sabino Mangano si ferma al 7,74%. Sono dati forniti dal sito del Comune.
16.37 – Firenze, Nardella: “Stasera festeggiamo”
Grazie davvero a tutti. Vi aspetto alle 21 in SS Annunziata per festeggiare i fiorentini e #Firenze! Più di prima! pic.twitter.com/OQYgXtcZAD
— Dario Nardella (@DarioNardella) May 26, 2014
16.25 – Regione Piemonte (151 sezioni su 4832): Chiamparino al 49,15%, Bono (M5s) al 22,57%
16.21 – Regione Abruzzo (42 sezioni su 1642): D’Alfonso (centrosinistra) al 31,41%, Chiodi (centrodestra) al 22,25%
Luciano D’Alfonso è al 31,41%, seguito dal candidato del centrodestra Gianni Chiodi al 22,25%. Al terzo posto Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle con il 9,38%, seguita da Maurizio Acerbo con il 2,04%.
16.10 – Niente quorum a Chiauci (Isernia): annullato voto
Solo 38 persone su 496 sono andate a votare nel piccolo centro di Chiauci, in provincia di Isernia, per le elezioni comunali facendo raggiungere una percentuale di votanti del 7,66%: non essendo stato raggiunto il quorum, le elezioni non sono valide. Nei prossimi giorni dovrebbe essere nominato un commissario prefettizio. L’unico candidato sindaco, Adamo Cappiello (Lista Civica-La Torre), ha ottenuto 16 voti; 12 le schede bianche, dieci quelle nulle.
16.04 – Regione Piemonte (151 sezioni su 4832): Chiamparino al 48,99%
L’ex sindaco di Torino ottiene 16.839 voti, seguito da Davide Bono del M5S con il 22,84% pari a 7.853 voti. Seguono Gilberto Pichetto Fratin, del centrodestra, con il 19,62% e 6.744 voti, Guido Crosetto di FdI-An con il 4,36%, Enrico Costa di Ncd-Udc con il 2,83% e Mauro Filingeri di L’Altro Piemonte a sinistra con l’1,32%.
15.58 – Abruzzo, affluenza definitiva: 61,57%
Alle ore 23 di ieri il dato ufficiale definitivo dell’affluenza al voto per le elezioni regionali registrato nei 305 comuni abruzzesi è stato di 61,57%, in aumento rispetto al 52,98% delle precedenti elezioni regionali del dicembre 2008. Hanno votato 745.967 su 1.211.533 abruzzesi aventi diritto al voto. Lo riporta il sito web della Regione Abruzzo.
15.58 – Comune di Firenze (13 sezioni su 360): Nardella (Pd) al 61,7%
Il candidato di centrodestra Marco Stella, sostenuto anche da Forza Italia e Lega Nord, è al 13,35 e Miriam Amato (Movimento 5 Stelle) all’8,55%. Achille Totaro (Lista civica – Alleanza per Firenze, Fdi-An) è al 2,75%, Gianna Scatizzi (Ncd-Udc) è al 2,56%, Armando Attilio Tronca (Partito comunista dei lavoratori) è allo 0,38%, Laura Bennati (Lista civica Una città in comune) è allo 0,33%, Paolo Manneschi (Lista civica – Repubblica Fiorentina) è allo 0,11%.
15.54 – Regione Piemonte (138 sezioni su 4832): Chiamparino al 48,72%
Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte Sergio Chiamparino è al 48,72% seguito dal candidato Davide Bono con il 22,69%, in base ai primissimi dati affluiti al Viminale e relativi a 138 sezioni scrutinate sulle 4832 totali. Al terzo posto Gilberto Pichetto Fratin con il 20,12%, a seguire Guido Crosetto con il 4,30%, Enrico Costa (Ncd-Udc) col 2,78 e Mauro Filingeri, (l’Altro Piemonte a Sinistra) con 1,36%.
15.49 – Umbria, eletto il primo sindaco
Il primo sindaco eletto oggi in Umbria è Egildo Spada, confermato primo cittadino del più piccolo comune della regione, Poggiodomo, Perugia, con soli 135 abitanti. La sua vittoria era scontata essendo candidato senza avversari: per lui 80 voti validi e una scheda nulla.
15.22 – Regione Piemonte (7 sezioni su 4832): Chiamparino (Pd) in testa col 49%
Ha preso il via da un’ora lo spoglio dei voti per le elezioni amministrative in Piemonte e Abruzzo. Per quanto riguarda il Piemonte, con 7 sezioni scritunate su 4832, in testa è Sergio Chiamparino con il 49,13% pari a 510 voti, seguito da Davide Bono del M5S con il 23,02% pari a 239 voti. Seguono Gilberto Pichetto Fratin, del centrodestra, con il 19,65% e 204 voti, Guido Crosetto di FdI-An con il 5,87% pari a 61 voti, Enrico Costa di Ncd-Udc con l’1,63% e Mauro Filingeri di L’Altro Piemonte a sinistra con lo 0,67%.