Travolti dal Pd a livello nazionale, i 5 stelle segnano percentuali oltre il 45% nei centri della protesta No Tav dove registra un buon risultato anche la sinistra di Tsipras. Ma il Pd si prende Chiomonte e Giaglione, luoghi del cantiere dell'alta velocità
La bassa Val di Susa è il villaggio di Asterix. Se il Movimento 5 Stelle cala a livello nazionale resiste invece in questa zona di lotta all’Alta velocità Torino-Lione. Qui i grillini hanno trovato la loro roccaforte diventando i “rappresentanti” istituzionali del movimento No Tav. La conferma è arrivata coi risultati delle Europee: il M5S ha superato il Partito democratico in moltissimi comuni dell’area. A rappresentare il popolo contrario alla Torino-Lione c’erano pure tre candidati locali di “L’Altra Europa con Tsipras” che hanno portato in dote alla loro lista molti voti, comunque insufficienti a farli entrare nel Parlamento europeo.
Il M5S ha ottenuto percentuali tra il 30 e il 40 per cento sin dai primi comuni alle porte della valle (come Almese, Villar Dora e Sant’Ambrogio di Susa), percentuali che sono aumentate man mano. Sul confine con la Francia i voti sono cresciuti ulteriormente: a Exilles ha ottenuto il 47% e a Venaus addirittura il 49,7%. Invece in altri paesi, come a Chiomonte e a Giaglione (zone del cantiere del tunnel geognostico e terreno di proteste), il Pd ha vinto di misura.
Che il M5S fosse forte in queste zone si sapeva già nel 2010, quando il movimento fondato da Beppe Grillo si presentò per la prima volta alle elezioni regionali e riuscì a far eleggere due consiglieri, portando via voti al centrosinistra guidato da Mercedes Bresso che perse contro il leghista Roberto Cota. Di seguito la tendenza si è consolidata e l’anno scorso alle politiche c’era stato l’exploit, con il 58,1% ottenuto a Venaus, e il 53,2% di Exilles. In quell’occasione i valsusini erano riusciti a far eleggere in Senato Marco Scibona: “I risultati restano pressoché identici a quelli delle politiche – afferma – c’è un leggero calo, ma dobbiamo contare la presenza della lista Tsipras che gioca sugli stessi valori, in particolare la lotta al Tav. Ciò che fa specie è il risultato del Pd”. Scibona spiega così la superiorità del democratici a Giaglione e Chiomonte: “Se i cantieri sono stati aperti in una certa zona c’è un perché”. Nonostante la sua forza il M5S non si è presentato alle amministrative e ha preferito sostenere le liste civiche contrarie alla Torino-Lione.
In queste liste civiche troveranno di certo alcuni sostenitori de “L’Altra Europa con Tsipras” che ha candidato Nicoletta Dosio, un volto storico del movimento valsusino. Insieme a lei a rappresentare le istanze dei No Tav c’erano anche Gigi Richetto e Carla Mattioli, ex sindaco di Avigliana espulsa dal Pd per la sua contrarietà alla Torino-Lione. Grazie a loro la lista Tsipras ha potuto raggiungere l’11,7% a Bussoleno, il 10,3% nella vicina Chianocco e il 9,3% a Condove. Nella circoscrizione Nord Ovest la Dosio è arrivata quarta dietro i più noti Moni Ovadia, Curzio Maltese e Giuliana Sgrena, ma non andrà a Bruxelles.
Il Pd ha invece vinto in una zona che storicamente stava a destra e dove la lotta alla Torino-Lione è poco sentita: l’alta Val di Susa con comuni come Bardonecchia e Cesana. Questo risultato non basta a ‘consolare’ Antonio Ferrentino, ex presidente della comunità montana ed ex leader del movimento No Tav passato poi ai Sì Tav: “Qui il Pd soffre il movimento di Grillo anche perché è sostanzialmente assente sul territorio”, ha scritto su Facebook commentando i risultati nella bassa Val di Susa.