Dati che scorrono, percentuali in continua contraddizione, l’ennesimo collega che ti chiede un parere su quello che succede nel tuo Paese. Qualcuno conosce un collega greco? E in Spagna gli Indignados cosa stanno combinando? E poi quel pasticciaccio brutto della Francia, con il Front National di Marine Le Pen il primo partito del Paese.
Questa è l’Europa, persone con lingue e culture diverse che la storia, l’attualità e il bisogno spinge a lavorare insieme e a cooperare… perché i tweet in greco sono davvero difficili da leggere, soprattutto se si è italiani! Tutto attorno schermi e politici, i primi brillanti, i secondi meno (sia pur con qualche eccezione). Fuori, purtroppo, i cittadini, troppo lontano ancora da quello che succede nella bolla europea di Bruxelles – bassa, troppo bassa l’affluenza al voto circa del 43 per cento in Europa.
Eppure qua dentro gli italiani si occupano della Francia, gli spagnoli dell’Italia e i tedeschi della Grecia – tanto per cambiare. Dopo la mezzanotte i candidati alla Commissione europea parlano in Aula e nessuno fa caso che Guy Verhofstadt è belga, Schulz è tedesco, Juncker lussemburghese, Ska Keller è tedesca e Alexis Tsipras è greco (lui parla in video). Sono cinque europei con sensibilità politica diverse e accenti diversi, ma tutti europei di fronte a una platea europea, almeno per una notte.
Succede che a una certa ora ci si sente importanti, visto che il Pd italiano diventa la delegazione più importante del Pse e forse dell’intero Parlamento europeo. Intanto alcuni colleghi di una televisione olandese portano delle sagome di eurodeputati che verosimilmente non verranno rieletti – gli olandesi hanno un senso dell’umorismo tutto da scoprire. Se solo ci si conoscesse un po’ di più…
Il problema è che l’Europa non è solo questa, o meglio non è soprattutto questa. Chi vive e lavora a Bruxelles, come il sottoscritto, dopo un po’ non vede più certe differenze, o dà meno importanza, e all’improvviso si sente, o si illude di essere europeo. Questo succede in una lunga notte come questa, dove protagonista è l’Europa raccontata. Ma là fuori ci sono tanti europei che questa storia devono ancora ascoltarla.