Un anno fa, il 27 maggio 2013, la Corte europea sanzionava Roma, con la sentenza Torreggiani, a una multa salata per la violazione dei diritti umani a causa del sovraffollamento carcerario. Così l’Italia aveva ottenuto un anno di tempo per rimediare ed evitare la sanzione. A fare il bilancio oggi è l’associazione Antigone di Patrizio Gonnella che ha seguito molti di questi ricorsi. “Rischiamo di pagare una multa che va da 60 ai 100 milioni, il governo dovrebbe intervenire prima di domani con un decreto d’urgenza e risarcire i detenuti o comminare le pene per evitare la sanzione europea”. Guardando il quadro generale del nostro sistema carcerario il presidente di Antigone afferma: “La situazione è migliorata rispetto ad un anno fa, il numero dei carcerati è sceso da 65mila ai 59mila attuali, grazie a dei piccoli interventi come quello sulle misure cautelari, i domiciliari favoriti rispetto alla detenzione e altro”. Nonostante ciò, aggiunge: ” La situazione è ancora disastrosa, sul piano della salute rischiamo un ennesima multa, bisogna fare di più e sopratutto serve un continuo sguardo europeo, perché l’Italia non è in grado di riformarsi da sola”. Gonnella ne è certo:”Senza la sentenza Torreggiani non ci sarebbero stati questi piccoli passi avanti”. Ed arriva l”appello al ministro della Giustizia Andrea Orlando:”Mettiamoci tutti intorno ad un tavolo e rendiamo il sistema rispettoso dei diritti umani e magari riformiamo il codice penale che risale agli anni ’30” di Irene Buscemi
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