Per una volta non è difficile capire come è andata. La gigantesca vittoria di Renzi si spiega a rovescio: la gigantesca sconfitta di Grillo. Non è un modo di svalutare ciò che Renzi è riuscito a fare dopo soli tre mesi di guida del Pd. Ciò che è accaduto richiedeva che uno dei partecipanti al sorprendente, unico voto diverso che vi sia stato in Europa, il solo voto “a sinistra”, il solo voto imponente a favore di chi sta governando, fosse uno nuovo, svelto e con una sua inedita capacità di attrarre attenzione. Forse anche da solo avrebbe avuto comunque una sua vittoria. Ma non così.
E così, dopo avere affollato piazze sempre più grandi, se ne sono andati. Ecco dunque la risposta alla domanda: perché così tanti, inaspettatamente, da Renzi? Perché erano tanti da Grillo. E Grillo, con le sue continue dichiarazioni di guerra, con sempre nuovi progetti di lotta subito, nuove marce, nuovi assedi, li ha sfiancati e anche spaventati. La responsabilità adesso è di Renzi. Lui continua a ripetere che abbiamo un bisogno urgente delle “riforme”. I suoi elettori sono persuasi, e lo hanno detto in mille modi, che hanno bisogno di ben altro. Capirà il piccolo principe che se non stai attento a quello che dice la gente la gente se ne va, così, da un momento all’altro?
Dal Fatto Quotidiano del 27 maggio 2014