Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa sono arrivati alle 6.30 davanti all'ex studentato religioso dove da ottobre erano entrati gli attivisti del collettivo Cua. Quattro di loro si rifiutano di abbandonare l'edificio
E’ cominciato all’alba e va avanti da oltre quattro ore lo sgombero dello studentato occupato ‘Taksim’ di via Zanolini 40 a Bologna. Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa sono arrivati alle 6.30 di fronte all’ex studentato religioso, dove da ottobre erano entrati gli attivisti del collettivo universitario Cua, e hanno trovato all’interno una ventina di persone. Gli agenti hanno preso possesso di quasi tutta la villa, situata appena fuori le muradi Bologna. Alle 11 e mezza del mattino 17 ragazzi sono ancora nel cortile all’interno dello stabile che da tempo era abbandonato ed era stato occupato proprio per protesta contro l’emergenza abitativa di Bologna.
Quattro di loro invece al momento del blitz sono subito saliti sul tetto e si trovano lì da ore sotto il sole. Tutti gli accessi al tetto sono stati bloccati e gli agenti non riescono a raggiungerli. Per questo i vigili del fuoco sono già stati mobilitati per organizzare la discesa dei quattro attivisti. Una volta diffusasi la notizia dello sgombero, in strada si è radunato un folto gruppo di sostenitori. Un gruppo che aumenta man mano che passano le ore. Tra loro militanti dei centri sociali, studenti, attivisti per il diritto alla casa, ma anche famiglie con bambini, soprattutto stranieri, arrivati da altre case occupate della città. Per ora non ci sono stati scontri, giusto qualche momento di tensione. Lo sgombero arriva dopo che il 20 maggio scorso il tribunale del Riesame di Bologna aveva disposto il sequestro preventivo dello stabile, su richiesta della procura della Repubblica.
15.30 – Gli attivisti sono ancora sul tetto dello studentato
Sono ancora sul tetto dello studentato occupato Taksin sgomberato questa mattina dalla polizia i quattro attivisti del Collettivo universitario autonomo di Bologna. All’alba erano saliti sul piano più alto della palazzina di via Zanolini per sfuggire al blitz con il quale gli agenti avevano eseguito l’ordine di sgombero e di sequestro preventivo ordinato dal Tribunale del Riesame di Bologna. Intorno all’ora di pranzo, sotto una pioggia battente, ci sono stati anche diversi momenti di tensione e piccoli tafferugli tra polizia, carabinieri da una parte una cinquantina di manifestanti giunti a dare solidarietà ai ragazzi sul tetto dello studentato. Il momento di massima tensione si è avuto quando alcuni poliziotti hanno letteralmente gettato sulla strada, accanto dei cassonetti, le valigie con i vestiti e gli oggetti personali degli studenti sgomberati.