“L’onorevole Santanchè ha parlato di vari nemici di Berlusconi. Ma ci sono altri nemici contro i quali Berlusconi, forse non per colpa sua, ha più difficoltà a combattere. Pensi all’evasione fiscale. Non è colpa sua, ma è stato condannato“. E’ la replica di Peter Gomez alla deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè, durante il talk show di approfondimento politico “L’aria che tira”, su La7. Il direttore de ilfattoquotidiano.it analizza il voto post-elettorale e osserva: “Berlusconi è ancora quello che in FI ha i voti, è un brand che attrae. Ma è anche vero che molta gente, secondo me, non vota più FI per via di Berlusconi sia per le vicende giudiziarie, sia per il ricordo non positivo che ha lasciato coi suoi ultimi anni di governo. Il problema di FI è probabilmente lo stesso che ebbe il Pd prima di Renzi: non solo trovare un leader nuovo, ma anche una nuova classe dirigente”. E nota come nel Pd renziano, anche se ci sono alcuni ex bersaniani saliti sul carro del vincitore, molti, oltre che giovani, sono abbastanza sconosciuti alle cronache giudiziarie e politiche: ” E questo dà un’ottima impressione obiettivamente agli elettori. Il destino di FI e del centrodestra è il ricambio. Il problema dell’Ncd è Alfano, il quale, anche se giovane, è totalmente identificato col suo passato di FI”. La Santanchè sottolinea: “Oggi l’unico problema che non abbiamo è la leadership che è molto salda nelle mani di Berlusconi. FI è un partito al 17% e quei voti lì sono esclusivamente del presidente. Nessuno si gonfi il petto delle preferenze, da Fitto a Toti“. “E’ quello che ho detto io” – ribatte il direttore de ilfattoquotidiano.it – “ma non pensa che Berlusconi in queste condizioni non sia il leader giusto per pensare nel 2018 di arrivare almeno al 30%?”. Il giornalista poi commenta l’arresto dell’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini e racconta un aneddoto di corruzione rivelatogli da un politico e risalente qualche anno fa