Passata la buriana delle proteste dei taxisti milanesi, la tanto contestata app che trasforma i cittadini in driver privati è tornata a lavorare. Così la californiana Uber è tornata a ribadire il suo motto: “Smontare l’attuale sistema del servizio taxi”. E da Milano respingono al mittente l’accusa di essere un servizio illegale, come spiega la general manager per l’Italia Benedetta Arese: “I servizi offerti sono assolutamente legittimi”. E poi la stilettata ai taxisti: “Siamo il futuro e il mercato sta cambiando” di Fabio Abati